Concorso presidi, polizia apre indagine: i quiz messi in rete prima del tempo
Data: Domenica, 11 settembre 2011 ore 12:56:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il concorso per aspiranti presidi finisce sul tavolo della polizia postale: sono in corso accertamenti per la fuga di notizie sui quiz che il primo settembre il ministero dell’Istruzione ha pubblicato come materiale di studio per i candidati. Il 5 ottobre è in programma la preselezione: i 42mila candidati dovranno rispondere a 100 domande estratte a sorte dalle oltre 5mila messe in rete la settimana scorsa. Domande che qualcuno potrebbe aver ricevuto in anticipo.            
 È su questo che dovranno fare chiarezza gli accertamenti. Sul sito mininterno.net, infatti, una pagina web dedicata ai concorsi, la notte dell’1, poco prima delle due, un utente che si fa chiamare «Preoccupato» pubblica una parte delle domande ancora segrete. Il caso è finito nel mirino dell’Associazione nazionale dei funzionari di polizia che ha fatto partire un esposto-denuncia firmato dal segretario Enzo Letizia.

«Avevo letto della fuga di notizie - spiega Letizia- ma non di denunce partite per verificare i fatti, così ci siamo mossi noi». Nell’esposto si ripercorre la vicenda. «Lo scrivente segnala che già alle ore 01:46:52 del 1 settembre, cioè prima che il Miur ufficializzasse la batteria dei quiz, sul sito web www.mininterno.net, nella parte dedicata al forum del citato concorso - scrive Letizia - sono apparsi in anteprima alcuni quiz con relative soluzioni che da un riscontro effettuato figurano tra quelli proposti dal Miur».

Seguono i quesiti segnalati dall’utente che, il mattino dopo, riappare e precisa che le domande in suo possesso sembrano essere meno di quelle diffuse dal Miur e che alcune coincidono mentre altre no. L’utente pensa di aver ricevuto, dunque, «una sorta di bozza iniziale poi perfezionata e completata», ma «visto che è stato appurato che esiste una coincidenza, almeno parziale, con i quiz ministeriali immagino che tale materiale provenga in qualche modo da coloro che lo hanno elaborato».

Qui scatta il sospetto della fuga di notizie. Per l’Associazione dei funzionari di polizia c’è il rischio che sia stato violato il segreto d’ufficio. «In tal modo si sarebbe così offerto ad un numero indeterminato di persone un ingiusto vantaggio sugli altri concorrenti del concorso in parola». La Polizia postale dovrà chiarire se tutto questo si è verificato, se qualcuno ha avuto le domande prima e quanto prima. Il contatto con il ministero dell’Istruzione è già partito per capire se la fuga di notizie è interna. Intanto palpitano i candidati, ma anche le associazioni della dirigenza.

«Un controllo è doveroso a questo punto - spiega Roberto Pellegatta, presidente della Disal, associazione di presidi - ma c’è il rischio che si blocchi il concorso. Cosa che non ci auguriamo per il bene della scuola: se non saranno selezionati i nuovi presidi l’anno prossimo la metà degli istituti sarà senza dirigenza. Sarebbe un danno enorme». Negli scorsi giorni era scoppiata un’altra bolla: nei quiz figuravano diversi errori nelle risposte subito segnalati al Miur che ha promesso di eliminare dall’elenco le domande incriminate che, comunque, secondo il ministero sono «pochissime e marginali».
  (da http://www.ilmessaggero.it/ di Alessandra Migliozzi)

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