Lunedì la prima campanella. Il ministro risponde all'appello dei rettori: 'Non escludiamo i giovani dall'insegnamento'. Ma si annunciano nuove protest
Data: Domenica, 11 settembre 2011 ore 06:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Lunedì la campanella
suonerà per quasi otto milioni di alunni. Ma se per la maggior parte di
loro il ritorno sui banchi non sarà un momento di "festa", per chi sta
dall'altra parte della barricata, insegnanti e personale
amministrativo, sarà invece un primo giorno di scuola da ricordare: per
66mila di loro, dopo una lunga attesa da precari, è arrivata
l'assunzione. Circa trentamila i posti riservati ai docenti, 36mila
quelli destinati al personale Ata. E mentre queste immissioni in ruolo
si concretizzano, dalle colonne dell'Avvenire, il ministro
dell'Istruzione Mariastella Gelmini risponde all'appello pubblico sul
web che denuncia la scarsa attenzione da parte del governo verso
l'assunzione di professori giovani.
IL MINISTRO REPLICA AI RETTORI. "Non è corretto dire" questo,
osserva la Gelmini. Tanto più che per il futuro "sui posti disponibili
abbiamo riservato il 50% ai precari delle graduatorie ad esaurimento e
l'altro 50% alle nuove abilitazioni". Ma non tutti sono convinti e si
annunciano proteste: da parte dei sindacati contro i tagli della
manovra e per la difesa del lavoro e da parte degli studenti che
protestano per la mancanza dei diritti. Intanto da lunedì i nuovi
assunti saranno circa 66mila. Secondo dati ministeriali, il 48,83% è
stato destinato a scuole del Nord, il 22,16% prenderà servizio al
Centro, il 29.01% al Sud. La carica dei nuovi docenti andrà a occupare
soprattutto le cattedre della Lombardia (16,8% delle assunzioni), del
Lazio (10,6%) e dell'Emilia Romagna (9,7%).
NUOVE ASSUNZIONI. Anche per quanto riguarda il personale Ata la maggior
parte di assunzioni avverrà in Lombardia (20,6%), seguono, con
distacco, il Lazio (9,4%) e il Piemonte (9,2%). In occasione della
conferenza stampa per l'avvio del nuovo anno scolastico, la Gelmini ha
assicurato che dal prossimo anno accademico partiranno i nuovi percorsi
per chi vuole diventare insegnante e conseguire un'abilitazione. Ogni
anno, calcola il ministro, andranno in pensione circa 25mila
insegnanti, la metà sarà sostituita da insegnanti abilitati già
inseriti nelle attuali graduatorie ad esaurimento, mentre "ogni anno
saranno messi a concorso per i giovani abilitati, attraverso una nuova
disciplina per il reclutamento, mediamente 12.500 posti".
(da http://www.tg1.rai.it/)
redazione@aetnanet.org
|
|