Concorso DS: finalmente una timida reazione dei docenti
Data: Sabato, 10 settembre 2011 ore 11:35:59 CEST
Argomento: Redazione


Mentre infuria la polemica mediatica sulla prova preselettiva del concorso a Dirigente scolastico, basata su errori inequivocabili e  fughe di notizie che si rivelano  sempre  più attendibili, visto  l’esposto-denuncia della  Associazione nazionale dei funzionari di polizia presentato  ai colleghi della Polizia postale,  per quanto accaduto la notte tra il 31 agosto e il primo settembre,  molti dei 42.000 candidati continuano, come se nulla fosse,  a imparare a memoria quiz dalla dubbia efficacia docimologica. Questa indifferenza, questa mancata presa di posizione verso una situazione che investe profondamente la deontologia professionale di ogni candidato DS, la dice lunga, sulle possibili caratteristiche intrinseche dei futuri presidi della scuola italiana.
La legislazione scolastica impone al Dirigente scolastico di prendere decisioni tempestive per tutelare la credibilità e l’efficienza del proprio istituto nei confronti del territorio di appartenenza, quindi mi sarei aspettato, da parte di molti partecipanti al concorso, un levarsi di scudi a difesa dei propri diritti, in questi ultimi giorni più volte calpestati ed irrisi. Invece no, ci si preoccupa di quanti quiz fare al giorno, alle metodiche per imparare meglio a memoria domande definite incomprensibili, allo stress che comporta memorizzare ciò che non si comprende. Al contrario è stata la Associazione nazionale dei funzionari di polizia ad avere il senso civico di difendere l’onorabilità di un concorso pubblico. Oggi, finalmente,  apprendo dalle pagine di AetnaNet,  che un gruppo di docenti che si preparano ad affrontare il concorso per dirigenti scolastici,  alza la voce, prende posizione, difende i propri diritti,  pungola i sindacati a chiedere legalità e trasparenza. Credo molto di più ad un futuro dirigente che sappia far valere i propri diritti, e quindi quelli della sua scuola, rispetto  ad  un professionista “dell’imparare a memoria” fine a se stesso, che continuerà a imparare a memoria tutto lo scibile umano,  non riuscendo a contestualizzare le problematiche sociali che lo circondano.

Aldo Domenico Ficara
aldodomenicoficara@alice.it





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