Cl sterza a sinistra. Critiche alla Gelmini sul taglio dei precari. Universitari cattolici contro il decreto. E anche Avvenire rincara la dose
Data: Venerdì, 09 settembre 2011 ore 12:09:18 CEST Argomento: Rassegna stampa
Studenti
di Comunione e Liberazione uniti con la sinistra contro il Pdl e
soprattutto il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. Il nemico
da annientare per la nuova alleanza è il decreto per la formazione ed
il reclutamento degli insegnanti che dovrebbe essere approvato entro
ottobre. La dichiarazione di guerra l’aveva lanciata dal Meeting di
Rimini personalmente il fondatore della Compagnia delle Opere, Giorgio
Vittadini, che aveva accusato la Gelmini di fare scelte «stataliste, in
contraddizione con la natura di un governo che si dice
liberale».
Vittadini aveva dato pieno sostegno all’appello lanciato dal
presidente del Coordinamento Liste per il diritto allo studio (Clds),
Francesco Magni, contro il decreto. Un appello rilanciato con forza
ieri dall’Avvenire che ha dedicato il primo piano e l’editoriale del
suo direttore Marco Tarquinio a demolire l’impianto del decreto che,
denuncia il giornale, chiude le porte dell’insegnamento alle nuove
generazioni. Il decreto infatti prevede l’accesso programmato al
percorso abilitativo sulla base del reale fabbisogno, in modo da non
creare un esercito di insegnanti abilitati ma, purtroppo, destinati
alla disoccupazione. Il quotidiano dei vescovi promuove una raccolta di
firme per chiedere una radicale modifica del provvedimento
«liberalizzando» l’accesso al percorso formativo. Una scelta che
sicuramente favorirebbe gli Atenei che organizzano corsi abilitanti. Un
conto è avere accessi limitati e cento studenti in un corso, altra
cosa, assai più remunerativa, è averne migliaia.
La frattura con Cl si è già ripercossa a vari livelli. Anche dentro il
Consiglio nazionale degli studenti, l’organo di rappresentanza presso
il ministero. Il Cnsu è presieduto da Mattia Sogaro che viene proprio
dal Clds che sulla questione del reclutamento ha fatto fronte comune
con la sinistra. E così ieri sul tavolo del ministro è arrivata la
mozione approvata dagli studenti di Cl che hanno votato compatti con la
sinistra, bocciando la mozione alternativa presentata dal
rappresentanti degli studenti provenienti dalle liste di centrodestra,
che invece sosteneva le scelte del ministro. E se è vero che
dall’Università e dall’orientamento degli studenti si può fiutare
l’aria che tira questa nuova alleanza, anche se limitata ad una
questione specifica non può non impensierire il centrodestra.
Nella mozione gli studenti accusano il governo di «privilegiare i
diritti acquisiti dai numerosi precari già inseriti nelle graduatorie
ad esaurimento e di far pagare il prezzo di scelte politiche passate
solo ed esclusivamente sui giovani». Quindi dopo aver profilato
conseguenze «irreparabili per il livello culturale del paese» chiede
«di rendere disponibile per le lauree magistrali e per le abilitazioni
all’insegnamento un numero di posti sufficiente a garantire un
effettivo ricambio generazionale». Nella mozione alternativa del
centrodestra bocciata si dava sostegno alla linea scelta dal ministro
per porre fine «alla politica scellerata delle abilitazioni a pioggia»
confermando «le corrette ed eque percentuali di ingresso già stabilite
in 50 per cento per i giovani docenti e 50 per cento per i precari».
In questa battaglia la Gelmini incassa il pieno sostegno della Lega. Il
senatore Mario Pittoni, capogruppo del Carroccio in commissione
Istruzione a Palazzo Madama, invita il ministro a non cedere «alle
lobby dei corsi abilitanti per l’insegnamento». Pittoni avverte:
«Ambienti universitari vorrebbero sfruttare le scarse possibilità
economiche dei nostri ragazzi senza offrire loro alcuna prospettiva
concreta».
(da http://www.ilgiornale.it)
redazione@aetnanet.org
|
|