A Genova scatta l'emergenza: cinquecento disabili in più. Mancano almeno 150 insegnanti di sostegno.
Data: Giovedì, 08 settembre 2011 ore 06:56:44 CEST Argomento: Rassegna stampa
Quasi cinquecento alunni
"disabili" in più dello scorso anno. "Con precisione sono 480 e tutti
necessitano di un insegnante di sostegno - sottolinea Gianni Manuzio,
delle segreteria nazionale della Csil-Scuola e responsabile regionale
dello stesso sindacato -: un numero enorme, che determina una grave
situazione di squilibrio tra docenti ed alunni da
seguire".
Nelle scuole statali della provincia di Genova non basteranno i
1.126 professori di sostegno concessi dal Ministero dell'Istruzione
(2.176 in tutta la Liguria) per 2.637 ragazzi (quasi 5.000 in tutta la
regione); nonostante siano state concesse 20 deroghe (complessivamente
56 in Liguria) in più dello scorso anno e questi posti di insegnamento
siano stati salvati dalla scure dei tagli.
Se si dovesse rispettare il rapporto di un docente per due ragazzi, dal
prossimo 12 settembre servirebbero almeno altri 150 insegnanti di
sostegno. Probabilmente, per le ristrettezze finanziarie in cui versa
la scuola italiana, così non sarà. "Temo che il rapporto
insegnanti-studenti si inasprirà", avverte Manuzio. Da un indice di
2.01 diventerebbe 2.3, cioè un docente per quasi due alunni e mezzo, e
in certe realtà territoriali, come la scuola media Doria-Pascoli, si
avranno soltanto 2 docenti di sostegno a fronte di 6 ragazzi
"disabili", cioè un rapporto 1 a 3. Anche se l'Ufficio Integrazione
della Direzione Scolastica Regionale spera che in "Zona Cesarini" la
direttrice, Giuliana Pupazzoni, firmi altre deroghe.
Comunque,
i numeri dell'anno scolastico che sta per iniziare fanno temere il
peggio. Soltanto nella giornata di ieri in via Assarotti sono giunte
altre 7 certificazioni, per altrettante richieste di sostegno. "Non
sappiamo da cosa dipenda - dice Roberto Pozzar, referente regionale
dell'Ufficio Integrazione - non entriamo nel merito, ma registriamo le
certificazioni delle Asl, forse dettate da nuovi parametri di
valutazione delle patologie". Una spiegazione, rispetto a questa
impennata di alunni portatori di handicap, giunge da Luigi Ferrannini,
direttore del Dipartimento di Psichiatria della Asl Tre (vedi
intervista a lato). Sarebbero cambiati i parametri di valutazione, cioè
riconosciute altre patologie dello "spettro".
Lo stesso Ufficio Integrazione dà un'altra spiegazione all'aumento
vertiginoso di alunni "disabili": potrebbe essere dovuto al sempre più
frequente ricorso al sostegno da parte delle famiglie quando i figli
incontrano difficoltà di apprendimento, scarsi risultati e fatica di
integrazione all'interno della classe. Spesso sono gli stessi
professori a consigliare ai genitori il ricorso allo strumento di
aiuto. Anche se Roberto Pozzar ricorda che "non può essere soltanto il
docente di sostegno a garantire l'integrazione".
Su questo fronte, a Genova e in Liguria, altro tema scottante è il
reclutamento dei docenti di sostegno: è sempre più difficile reperire
personale specializzato, anche a causa del trasferimento di una dozzina
di insegnanti all'anno nelle regioni di provenienza. Soprattutto con la
chiusura dei corsi Ssis (Scuole di Specializzazione per l'Insegnamento
Secondario). Tanto che l'Ufficio Scolastico Provinciale attinge dalle
graduatorie di altre materie, dai docenti precari che formalmente non
hanno titolo, ma da anni sono utilizzati nel seguire alunni in
difficoltà. (da http://genova.repubblica.it)
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