Sciopero generale CGIL del 6 settembre. A Catania migliaia di manifestanti lungo Via Etnea
Data: Mercoledì, 07 settembre 2011 ore 00:30:00 CEST
Argomento: Comunicati


Anche Catania dice no con forza alla manovra finanziaria del Governo Berlusconi e in pochi minuti la via Etnea si colora e si riempie di rosso. E mentre la manovra, seguendo il suo iter parlamentare, è in aula al Senato, la CGIL chiama alla mobilitazione i lavoratori: non solo davanti a Palazzo Madama ma in tutta Italia, oggi è una giornata di protesta. Otto ore di stop contro i tagli al welfare e la deroga di fatto all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori contenuti nella finanziaria.
In pochi giorni e con uno sforzo organizzativo dai tempi serratissimi, la CGIL è riuscita a portare in piazza, anche nel capoluogo etneo, migliaia di manifestanti che protestano a gran voce contro l'ingiustizia e l'iniquità di una manovra finanziaria che richiede "lacrime e sangue" sempre alle stesse categorie di lavoratori. A fianco degli iscritti e dei militanti attivi al sindacato si ritrovano, in piazza a manifestare, tanti movimenti, diverse sigle politiche, gli studenti universitari dell'UDU e tutta la società civile che ha voglia di voltare pagina.
I lavoratori FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza), provenienti dal mondo della scuola, dell'università, della ricerca, della formazione professionale e dell'alta formazione artistica e musicale hanno sfilato in corteo con al braccio un nastro tricolore, segno che la scuola italiana è e deve rimanere pubblica e nazionale "Abbiamo assistito in questi giorni a tentativi di polemica fra le scuole del nord e quelle del sud - sottolinea Antonella Distefano, segretario generale FLC CGIL Catania - Si cerca di dividere i lavoratori mettendoli gli uni contro gli altri. Ma come FLC difendiamo l'idea di una scuola pubblica, che sia di tutti e che funzioni allo stesso modo, al nord come al sud, in nome dell'unità nazionale dello stato di cui tutti noi facciamo parte. Per questo oggi, è nel segno del tricolore, che difendiamo quella scuola che qualcuno sta cercando di distruggere con questa ennesima manovra finanziaria punitiva". 
La FLC di Catania con la sua presenza, insieme al suo Coordinamento Precari, testimonia ancora una volta il proprio impegno, a favore del mondo della conoscenza da troppi anni, ormai, sotto attacco da parte di questo Governo che ha saputo solo operare solo tagli insensati che stanno mettendo a dura prova l’istruzione, l’università e la ricerca. In un quadro nazionale desolante la condizione del Sud  è ancora di più minacciata e fragile poiché il Mezzogiorno e, in particolar modo, la Sicilia hanno pagato un prezzo carissimo in termini di sottrazione di risorse e decadimento della qualità dell’offerta formativa.
Il comizio conclusivo della giornata di protesta si è svolto in piazza Manganelli e ha visto l'intervento del segretario generale della Camera del Lavoro di Catania, Angelo Villari, che, in un'attenta e precisa disamina socio-economica della provincia etnea, illustra la critica situazione di tante aziende siciliane e catanesi in particolare. Prosegue Pasquale Timpanaro, segretario generale CGIL Caltagirone e conclude la giornata l'intervento della segretaria confederale CGIL nazionale, Serena Sorrentino.


Flc-Catania






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