Precaridisalerno, esplode la rabbia. Sostegno, mancano 700 insegnanti all’appello
Data: Martedì, 06 settembre 2011 ore 18:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


Mancano pochi giorni alla riapertura delle scuole, ma non si placa la protesta dei precari salernitani. Ieri la rabbia dei precari è esplosa durante il presidio attuato nei pressi della prefettura, quando è stata occupata parte di via Roma. La protesta ha bloccato il traffico cittadino. Il prefetto Marchione ha incontrato una delegazione dei manifestanti, promettendo il suo interessamento. I genitori degli alunni disabili denunciano: mancano 700 insegnanti di sostegno in tutta la provincia.                   
 «In provincia di Salerno, solo incrociando i dati ufficiali – che riteniamo siano in difetto rispetto alla realtà della disabilità a scuola – risulta palesemente violata la sentenza della Corte Costituzionale del febbraio 2010 che impone che gli insegnanti di sostegno siano pari alle effettive esigenze dell’alunno con diverse abilità». Questa la denuncia dei genitori degli alunni disabili della provincia di Salerno che, unitamente ai docenti e agli Ata precari, hanno stimato – numeri alla mano – che sono circa 690 gli insegnanti di sostegno che attualmente mancano per garantire l’integrazione scolastica dei bambini meno fortunati. Questo il quadro venuto fuori dalle ricerche svolte: nella scuola dell’infanzia ci sono 220 disabili gravi e 217 docenti (il rapporto 1/1 in questo caso viene sfiorato), nella scuola primaria a fronte di 945 disabili gravi ci sono 717 docenti (il rapporto sale a 1/1,3), nella scuola primaria di primo grado sono 795 i disabili gravi e 588 i docent i (con un rapporto di 1/1,4), nella scuola primaria di secondo grado il rapporto raggiunge addirittura 1/1.6 con 971 alunni disabili e 599 insegnanti. «A questi numeri si devono poi aggiungere gli alunni con disabilità lievi e quella vasta platea di bambini e ragazzi alle prese con un sempre più diffuso disagio sociale – afferma Angelo Di Tore, presidente di “Diversabili insieme” di Battipaglia – che non vengono né contemplati nel conteggio né tantomeno supportati da personale specializzato». Il tutto «a discapito della qualità della prestazione dell’insegnante e dell’apprendimento». (da http://tiggilibero.altervista.org)

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