Sciopero generale. Dannoso o utile per il Paese?
Data: Lunedì, 05 settembre 2011 ore 23:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Martedi 6
settembre ci sarà lo sciopero generale proclamato dalla sola CGIL.
E’ il quarto negli ultimi due anni.
Due scioperi generali nel 2010 e due
nel 2011. L’ultimo è stato quello del 6 maggio, con Bonanni e Angeletti
che invitavano la CGIL a revocare lo sciopero.
Eppure quello sciopero fece da volano, dando nuova forza, ai grandi
movimenti già in atto nel Paese.
Dal movimento delle donne a quello dei
precari, dei metalmeccanici, della scuola e dell’università che
portarono alla vittoria il centrosinistra nelle comunali prima e al
referendum dopo.
Questo del 6 settembre è stato
giudicato dai segretari di Cisl e Uil addirittura “dannoso per i
lavoratori e pensionati”!!
Eppure dopo l’accordo unitario di
giugno con la Confindustria, il vulnus dell’art.8 e le norme
inique contro il lavoro pubblico e
i pensionati contenuti nel decreto di agosto, sembrava più vicino
un riavvicinamento delle tre
confederazioni.
Una ritrovata unità, auspicata da
quasi tutti i partiti dell’opposizione.
A nulla è valsa la lettera aperta
della Camusso agli amici di Cisl e Uil, con la quale li si invitava ad
aderire allo sciopero “per il bene del Paese”.
Sono continuate invece le
divisioni, gli incontri riservati tra esponenti del Governo, della
Confindustria con Cisl e Uil, rimandando in un angolo la Cgil.
Sul fisco, a giugno Cisl e Uil
avevano fatto la voce grossa, con la sponda della Lega, minacciando
addirittura lo sciopero.
Sulla manovra di agosto contro
pensionati e statali la Uil evocava lo sciopero del pubblico impiego.
Alcune categorie, come quella dei
metalmeccanici della FIM e della UILM nel frattempo mandavano più d’un segnale di
malcontento e d’impazienza ai loro vertici.
E’ oramai
guerra aperta tra CGIL da un lato e CISL e UIL dall’altro.
Una guerra di posizione e di
logoramento che indebolisce l’intero fronte sindacale.
Eppure di scioperi generali
unitari assieme alla CGIL ce ne son stati in passato.
Quasi
tutti di 4h. Come nel ’93 contro il governo Ciampi. Nel ‘94
contro il Governo Berlusconi.
Per avere uno sciopero generale
dell’intera giornata però bisogna risalire al 15.1.80 contro il
governo Cossiga e due anni dopo al
25.6.82 contro il governo Spadolini.
Scioperi generali contro governi
di qualsiasi colore ce ne son stati eccome in passato!
L’ultimo grande
sciopero unitario fu quello della scuola del 30.10.08, contro i tagli e
le riforme
volute dalla
Gelmini. Le adesioni in quella occasione raggiunsero il 70%.
E’ dal 12 dicembre del 2008 che
Cisl e Uil si sfilano dagli scioperi generali, lasciando da sola
la Cgil. I risultati sono sotto
gli occhi di tutti. Un sindacato diviso conta di meno sia di fronte
alla Confindustria sia di fronte
al Governo. Non basta essere battezzati dal governo “sindacati riformisti” per essere più forti e
rappresentativi.
Ma di fronte
alle manovre lacrime e sangue di luglio e agosto può un sindacato
“riformista” rimanere con le mani
in mano, limitandosi a qualche presidio davanti al Senato o a qualche prefettura?
Può un
sindacato di fronte ad una manovra iniqua che toglie ai poveri, ai
pensionati ai lavoratori dipendenti, riduce i servizi e l’assistenza,
tagliando risorse agli enti locali, senza nulla chiedere ai ceti più
abbienti, cavarsela con un presidio e qualche telefonata a un ministro?
Di fronte a
tutto ciò è utile o dannoso per i lavoratori e per il Paese lo sciopero
generale?
Noi non abbiamo
dubbi. Di fronte ad un governo già ampiamente screditato in Italia e in
Europa, lo sciopero generale
e la contromanovra che esso contiene è la giusta risposta anche in un
momento così delicato come quello che stiamo attraversando.
E’ l’unico modo per far sentire al
Parlamento e al Paese la voce di milioni di lavoratori e pensionati che
non vogliono essere sempre i soliti a dover pagare la crisi.
Peccato che Cisl e Uil ancora una
volta se ne stiano a guardare.
Sbagliarono Bonanni e Angeletti il
6 maggio quando non avvertirono per tempo il vento del cambiamento.
Sbagliano anche
questo 6 settembre, scegliendo l’Aventino e non raccogliendo il
malessere e l’indignazione di
milioni di lavoratori e pensionati contro questa manovra.
Ci dispiace ma ci auguriamo che si
sbaglino anche stavolta.
E allora,
diciamo agli amici di Cisl e Uil nelle fabbriche, negli uffici, nelle
scuole, nelle università: Sciopero generale,
se non ora quando?
(di Pippo Frisone da ScuolaOggi)
redazione@aetnanet.org
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