Si comincia il 12 settembre, ma si profila un autunno 'caldo'
Data: Lunedì, 05 settembre 2011 ore 07:05:27 CEST Argomento: Rassegna stampa
Ultima settimana
di vacanza per i quasi 8 milioni di studenti italiani: dal 12 settembre
si torna in classe, anche se qualche scuola apre prima. Ma quello che
si profila sarà un inizio anno "bollente", non esente da polemiche: dal
caro libri alle classi ghetto, dal problema dell'edilizia scolastica
alle manifestazioni di piazza, genitori, studenti e lavoratori della
scuola sono pronti a dar battaglia. Nella maggior parte delle regioni
la prima campanella suonerà lunedì 12 settembre. Partono con un po' di
ritardo invece Campania e Toscana (14 settembre); Sardegna, Puglia e
Sicilia (15 settembre); Abruzzo, Basilicata ed Emilia Romagna (19
settembre). Per effetto dell'autonomia scolastica c'é anche chi
comincia in anticipo, cioé già domani (un esempio per tutti lo storico
liceo classico romano Torquato Tasso) o nei giorni immediatamente
successivi.
Oltre alle proteste dei precari (tra Ragusa e Palermo in sei sono in
sciopero della fame da sei giorni e oggi, il gruppo di Ragusa, è finito
all'ospedale), ad alzare le barricate ci stanno pensando anche gli
studenti, che annunciano manifestazioni di piazza il 7 ottobre.
Genitori e associazioni di consumatori hanno invece alzato la voce sul
"caro libri". Un'indagine dell'Adiconsum denuncia che in più della metà
delle classi delle scuole superiori sono stati sforati i tetti di spesa
previsti dal Ministero dell'Istruzione. L'Associazione dei genitori
italiani chiede almeno che la spesa dei libri di testo sia deducibile,
mentre il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha promesso
sanzioni "attraverso una riduzione del trasferimento dei fondi" alle
scuole che non rispettano il tetto di spesa. Il Codacons stima che
quest'anno per mandare i figli a scuola, le famiglie spenderanno l'8%
in più, tra libri e corredo scolastico. E mentre c'é chi va a caccia
dell'affare su internet (in aumento le vendite su e-Bay), Federcartolai
propone un kit contro il caro prezzi: con 19.90 euro si possono
acquistare zaino, astuccio e cancelleria varia. L'associazione dei
contribuenti italiani Contribuenti.it ha poi posto l'accento
sull'annoso problema dell'edilizia scolastica: due scuole su tre non
sono a norma e devono essere messe in sicurezza. Il tutto mentre a
Milano si protesta per la "classe ghetto" della scuola primaria di via
Paravia, bloccata sul nascere dal ministro dell'Istruzione Gelmini:
troppo pochi gli alunni e soprattutto tutti stranieri.
Oggi il ministro ha ribadito che "gli alunni sono già stati sistemati
in altri plessi a 500 metri di distanza" e che "per favorire
l'integrazione reale serve la presenza di studenti italiani e
stranieri". Sullo sfondo, poi, la scure della manovra. Gelmini ha
assicurato che i tagli non riguarderanno la scuola, ma il Ministero.
Famiglie, studenti e lavoratori temono lo stesso per il futuro. E
inoltre mancano i presidi, punti di riferimento per gli istituti: il
concorso è in atto (le prove si terranno il 5 ottobre, le 2.386 nomine
arriveranno a settembre 2012) e in molte scuole ci sono solo reggenze.
Infine, nota positiva, nessun timore per gli alunni delle scuole
superiori che devono ancora recuperare i "debiti" con gli esami di
riparazione: anche se il 6 ci sarà lo sciopero generale, ha chiarito il
segretario generale della Flc-Gcil, Mimmo Pantaleo, chi è obbligato al
servizio sarà al lavoro. (Ansa)
redazione@aetnanet.org
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