Concorso Dirigenti Scolastici: preselezione 5 ottobre 2011. Forti perplessità sulle modalità di svolgimento della prova
Data: Sabato, 03 settembre 2011 ore 10:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
ATTENTI AGLI ERRORI !
Ogni quesito è corredato da 4 risposte (A,B,C,D). Come criterio per
l’individuazione della risposta corretta è stato scelto di indicare
sempre la A. Al momento abbiamo letto solo alcuni quesiti ma abbiamo
già riscontrato errori. Purtroppo non ci sono solo alcune eclatanti
risposte sbagliate, ma anche un cospicuo numero di quesiti formulati in
maniera contorta e imprecisa, addirittura con errori di ortografia e di
sintassi.
Ci sono vizi di forma che stravolgono il senso sia della domanda che
della risposta. Non era proprio così che ci immaginavamo venissero
formulati i test per la preselezione di dirigenti scolastici!
Una domanda nasce spontanea: “Che cosa hanno verificato INVALSI e ANSAS
a cui è stato demandato il controllo dei test?”
MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLA PROVA PRESELETTIVA
Sono state rese note le seguenti modalità di
svolgimento della prova:
1) consegna a ciascuno degli oltre 42.000 candidati di un volume
contenente i 5.750 quesiti appositamente numerati,
2) distribuzione a ciascun candidato di un elenco contenente i
numeri dei 100 quesiti estratti (fra i 5750), ai quali i candidati
dovranno rispondere, andando a cercare il testo del quesito fra i 5750,
3) la scelta dei 100 quesiti sarà effettuata mediante estrazione
da parte dell’amministrazione centrale del MIUR. I numeri saranno
immediatamente inviati alle scuole individuate da ciascun Ufficio
Scolastico Regionale come sede di esame, le quali provvederanno a
stamparli per consegnarli ai candidati.
DOVE STANNO ECONOMICITA’, EFFICIENZA ED EFFICACIA?
Questa procedura, almeno a prima vista e sulla base degli
elementi di giudizio fin qui resi noti dall’Amministrazione, appare:
1) assai onerosa per l’Amministrazione, poiché stampare
quasi 2000 pagine per ciascuno degli oltre 42.000 candidati appare uno
spreco evidente in termini di costi effettivi e di impiego di risorse;
2) piuttosto “barbara” nei confronti dei partecipanti,
perché per nulla attenta all’esigenza di indirizzare la
concentrazione dei candidati sul merito della risposta da dare
piuttosto che sulla ricerca del quesito, il che può inoltre
facilmente divenire, nella tensione dell’esame, causa di inutile
confusione;
3) poco producente per l’obiettivo primario dell’Amministrazione, che
dovrebbe essere quello di individuare candidati effettivamente idonei e
perciò di mettere i partecipanti nella condizione più adatta per
dimostrarlo;
4) motivo di seri dubbi sulla congruità del tempo assegnato per
la prova; infatti, se nei 100 minuti disponibili per indicare la
soluzione delle 100 domande è necessario anche individuare
i quesiti, il tempo utilizzabile per il merito della risposta da dare
si restringe oltre misura;
5) infine tale da destare nel suo complesso numerosi
dubbi sia dal punto di vista del principio di divieto di
inutile aggravamento del procedimento e degli oneri
amministrativi sia dal punto di vista dei principi di congruità e
di ragionevolezza che debbono guidare le scelte discrezionali
dell’amministrazione.
UNA RICHIESTA INEVITABILE
Insomma, le ragioni della scelta appaiono, allo stato,
difficilmente comprensibili.
Sarebbe pertanto il caso di enunciarle.
Restiamo in attesa!
(da Adi)
redazione@aetnanet.org
|
|