Pittoni (Lega):Reclutamento regionale contro i “superpunteggi''
Data: Venerdì, 02 settembre 2011 ore 12:11:47 CEST Argomento: Rassegna stampa
Intervento a tutto campo del senatore della Lega Mario Pittoni sulla questione dei
presunti “superpunteggi” dei precari che sembrano abbondare soprattutto
in alcune province.
Nel commentare una notizia pubblicata
qualche giorno fa dal “Fatto Quotidiano” il senatore Pittoni osserva
che il giornale “ha scoperto l’acqua calda, e cioè che i punteggi di
chissà quanti insegnanti precari sono taroccati”.
Il “Fatto” aveva evidenziato che molti, moltissimi precari acquisiscono
punteggi significativi iscrivendosi a corsi on line sui quali non viene
svolto nessun tipo di controllo. Praticamente
con cifre variabili dai 400 ai 1.500 euro ci si garantisce una manciata
di punti utili a scalare le graduatorie.
Finalmente, commenta Pittoni, anche la
sinistra ha scoperto che esiste un vero e proprio mercato dei punti.
“Il passo successivo però - aggiunge il senatore della Lega -
dovrebbe essere quello di appoggiare il progetto di riforma del
reclutamento del Carroccio, che individua un percorso innovativo ma
chiaro ed efficace per la selezione “meritocratica” degli insegnanti da
assumere, mettendo in “concorrenza” i candidati delle varie regioni”.
La proposta di Pittoni farà certamente discutere: “Per assegnare il
punteggio di base ai candidati alla docenza, non si dovrà farà più
riferimento alla valutazione acquisita sul proprio territorio. Si dovrà
scegliere una e una sola regione nella quale eleggere il proprio
domicilio professionale e sottoporsi a quello che noi chiamiamo “test
di preparazione”, con cui sarà verificata l’attitudine all’insegnamento
e l’effettivo livello di preparazione dei candidati nelle singole
materie”.
Il tutto (ed è questo secondo la Lega il punto centrale della proposta)
nella regione di arrivo, a parità di condizioni con i candidati del
posto.
Secondo Pittoni “il nuovo sistema da una parte eviterà che candidati
valutati con “manica larga” in altre realtà, possano scavalcare chi
effettivamente merita e dall’altra metterà in ‘competizione’ gli
aspiranti all’insegnamento spingendoli a migliorarsi”.
Il senatore leghista coglie anche l’occasione per prendersela con
Antonio Di Pietro che pochi giorni fa aveva puntato il dito contro il
Carroccio, affermando che “per evitare che nelle scuole del Nord
arrivino i supplenti meridionali… il governo ha deciso che d’ora in poi
si terrà conto di due diverse graduatorie, col risultato che adesso
nessuno sa più chi deve andare a insegnare in un posto e chi invece,
pur avendone diritto, deve restarsene a casa”.
Pronta la replica di Pittoni: “Di Pietro indaghi sui superpunteggi di
certi insegnanti invece di attaccare la Lega che cerca solo di tenere a
bada i furbi”.
«La lotta all’illegalità - polemizza Pittoni - non si fa solo quando
serve alla propria parte politica, altrimenti è un semplice slogan. Di
Pietro vuole dimostrarsi credibile? Indaghi sui motivi per cui in
alcune zone i punteggi degli insegnanti precari (anche relativamente
giovani) sono doppi se non addirittura tripli rispetto ad altre”.
La conclusione, comunque, non cambia; anche in questo caso secondo
Pittoni è assolutamente urgente far decollare la riforma del
reclutamento su base regionale, soluzione “che può risolvere il
problema alla radice”.
(di R.P. da TecnicaDellaScuola)
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