Cobas scuola Salerno:Proclamare lo stato di agitazione in solidarietà coi colleghi senza lavoro
Data: Venerdì, 02 settembre 2011 ore 07:30:45 CEST
Argomento: Sindacati


Nel terzo anno dei barbari tagli alla scuola pubblica, solo in provincia di Salerno, contiamo mille collaboratori scolastici precari buttati sul lastrico. Con meno mille collaboratori scolastici,ai quali si devono aggiungere i posti dei pensionamenti, nelle nostre scuole è la catastrofe.
Ecco cosa succede in una delle tante scuole che ci stanno segnalando:
nell’Istituto Comprensivo di S. Cipriano Picentino, che accoglie più di 900 alunni , ci sono 8 collaboratori scolastici da impiegare su 9 plessi dei quali uno è a tre piani e due sono a due piani, inoltre in 4 plessi ci sono anche le scuole dell’infanzia che dovrebbero funzionare con la mensa cioè con il doppio turno.
Sarà impossibile per la maggioranza delle Scuole assicurare le normali e minime attività di vigilanza all’interno dell’orario curricolare degli alunni, né quelle di custodia e pulizia dei locali scolastici. Tutto ciò anche a detrimento dei compiti sempre più complessi e importanti che i collaboratori scolastici svolgono, come l’accoglienza confronti degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, la vigilanza e l’assistenza durante il pasto nelle mense scolastiche, l’ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.
A causa della massiccia riduzione di personale degli ultimi anni,  i collaboratori scolastici in servizio sono stati  sottoposti a situazioni di pressione insostenibili: aumento dei carichi di lavoro, turni iperflessibili e orario di lavoro spezzato anche su più plessi, ore di straordinario assegnate d’ufficio ( pagate solo in parte per l’esiguità del Fondo d’Istituto).
Quando il sacrificio di tanti/e collaboratori/trici non è stato sufficiente, sono stati utilizzati senza scrupolo i lavoratori delle cooperative addetti alle pulizie per la vigilanza e l’apertura dei plessi e come ultima risorsa  docenti, genitori e nonni.
Perché illegalità e azzeramento dei diritti sono i pilastri su cui si regge tutta l’operazione di smantellamento e privatizzazione della scuola pubblica, perchè siamo convinti che solo dalle scuole può ripartire la lotta contro le misure decise dal Governo, chiediamo  al personale ATA e ai docenti,  di non collaborare alla distruzione della scuola pubblica e di non  tappare più le falle del sistema scolastico italiano.
 PROCLAMIAMO NELLE SCUOLE LO STATO DI AGITAZIONE E DIAMO UN SEGNO CONCRETO DI SOLIDARIETA’ AI COLLEGHI E ALLE COLLEGHE SENZA LAVORO 
rifiutiamo gli straordinari che servono per coprire i posti tagliati e le assenze prolungate dei colleghi; 
rifiutiamo tutte le mansioni che non ci competono: basta con il volontariato 
denunciamo tutte le situazioni di illegalità 

COMITATO insegnanti e Ata precari
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