Veneto, proposta abolizione materne statali, polemiche
Data: Venerd́, 02 settembre 2011 ore 06:41:25 CEST
Argomento: Rassegna stampa


"Il pluralismo e la liberta' di scelta saranno assolutamente valorizzati dalla proposta da me solo schematicamente, avanzata alla stampa sulla questione delle scuole per l'infanzia paritarie per i bambini dai 3-6 anni nel Veneto". L'assessore regionale veneto Remo Sernagiotto (Pdl) torna sulla sua proposta di eliminare le materne statali perche' troppo costose. "L'ingiustizia vera - spiega Sernagiotto rilanciando un progetto che presentera' al ministro Gelmini - e' che i bambini veneti che vanno alle scuole d'infanzia statali ci vanno gratis mentre quelli che vanno nelle paritarie (il 70% nel Veneto) devono pagare la retta. Si tratta di migliaia e migliaia di famiglie per cui nella nostra regione abbiamo, su questo versante, famiglie di serie A e di serie B".     
   "Con la mia proposta invece potremmo avere le scuole per i bambini 3-6 anni gratuite per tutti, tutti trattati allo stesso modo, tutti cittadini di serie A, con una pluralita' d'offerta effettiva e la scelta educativa libera perche' qualsiasi famiglia o ente, sia cattolico che laico o misto, potra' organizzare questi servizi. Rassicuro tutti non ho alcuna intenzione di chiudere le scuole d'infanzia statali, anche perche' non ne avrei il potere. Voglio solo che si faccia strada e diventi azione il ragionamento che dobbiamo avere come parametro il costo standard di 2800 euro annui a bambino realizzato da quelle paritarie". Replicano a Sernagiotto Cgil Veneto e Pd. "La Cgil del Veneto - scrivono in una nota Carla Pellegatta, Daniele Giordano (Funzione Pubblica) e Salvatore Mazza (segretario generale Flc)- esprime sconcerto per l'ennesima sortita dell'assessore Sernagiotto. E' sconcertante che un assessore regionale alle politiche sociali possa definire fonte di spreco la scuola pubblica. Il modello proposto dall'assessore Sernagiotto, e' tristemente coerente con l'idea dello stato sociale fai da te, tutto in mano ai privati o, meglio ancora, quattro soldi alle famiglie e che si arrangino, magari organizzando qualche nido di pianerottolo, o tenendosi in casa gli anziani non autosufficienti perche' i servizi costano e questa Regione, evidentemente, non ha nessuna intenzione di farsene carico". "In una situazione nella quale gia' i privati si trovano con l'acqua alla gola al punto che nel 2011 hanno chiesto 30 milioni in piu' alla Regione - commentano i consiglieri regionali Pd Claudio Sinigaglia e Roberto Fasoli - con questo progetto-pilota sarebbe inevitabile un aggravio degli oneri a carico delle famiglie e della Regione stessa. Ovviamente perche' i Comuni e lo Stato, essendo totalmente fuori dal gioco, non stanzierebbero piu' un euro". "Oltre ad essere irrealizzabile - osserva il Pd veneto - questa proposta non tiene conto del fatto che in tutte le Regioni, compresa la nostra, i privati stessi chiedono di essere assorbiti dallo Stato e di rientrare nella fiscalita' generale: un vero aiuto sarebbe semmai il passaggio inverso rispetto a quello che propone Sernagiotto. L'assessore dovrebbe poi spiegare che fine faranno gli insegnanti statali e comunali che all'improvviso si ritroverebbero senza lavoro: li assume lui direttamente o pensa che sia possibile lasciarli tranquillamente sulla strada?".   (AGI)

redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-244115.html