Meloni (pd)che dice Gelmini su stop riscatto anni laurea?
Data: Mercoledė, 31 agosto 2011 ore 09:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
''La domanda non se
la sta facendo nessuno, probabilmente perche' tutti conoscono gia' la
risposta: cosa pensa la Gelmini della cancellazione degli effetti del
riscatto della laurea, adottata dal vertice dell'arzilla coppia
Berlusconi-Bossi?'' E' quanto si chiede Marco Meloni, responsabile
Universita' del Pd.
''Se fosse un ministro dell'Universita' degno della delega - si legge
nel comunicato - sarebbe in prima fila a difendere l'idea che quegli
anni vanno riscattati perche' sono sostanzialmente equiparati, per il
periodo legale della durata dei corsi di studio, a una attivita'
lavorativa.
Sarebbe in prima fila a contrastare questa disastrosa logica per
cui studiare non vale quanto lavorare, per cui studiare e', in pratica
un disvalore, una perdita di tempo che si sconta al momento di andare
in pensione. Invece la Gelmini tace, e sappiamo che continuera' a
tacere, perche' e' da anni invece in prima fila nell'interpretare con
zelo degno di miglior causa la visione che questo centrodestra - unico
in Europa - ha del futuro dei giovani e del lavoro: meno istruzione e
qualificazione delle risorse umane, puntare sul lavoro manuale e sulla
diminuzione dei diritti dei lavoratori''.
''Una scelta disastrosa anche sotto il profilo economico e del recupero
di produttivita' fondamentale per la crescita italiana. Il vertice di
ieri - prosegue Meloni - non fa che confermare una scelta ormai chiara:
questo e' un governo che disprezza chi studia e i lavoratori che pagano
le tasse, e pur di non torcere un capello ai capitali scudati decide di
punire onesti cittadini che hanno sempre pagato le tasse e hanno
creduto di potersi fidare di uno Stato che - a causa delle scelte
scellerate del governo Berlusconi - ancora una volta li sta tradendo.
In ogni caso, se, come ci auguriamo, il Parlamento impedira'
l'approvazione di questa misura scellerata, sapremo che il merito sara'
esclusivamente dei cittadini che si stanno mobilitando contro la
cancellazione di un loro diritto, e - conclude Meloni - non certo di un
ministro che ancora una volta si dimostra incapace di difendere il
valore degli studi e dell'universita'''.
(ASCA)
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