Prestiti, internet e aiuti Ue. Da nord a sud la scuola si mobilita contro il caro-libri
Data: Marted́, 30 agosto 2011 ore 06:58:08 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Finanziare i servizi per gli studenti con i soldi spesi per i libri di testo acquistati on line o farsi spedire i diari gratis dall'Unione europea. Sono alcune delle iniziative messe in campo dalle scuole italiane per fare fronte, insieme alle famiglie, alle ingenti spese di inizio anno scolastico.
Così se il 'caro-libri' non può essere del tutto evitato, il liceo classico 'Giulio Cesare' di Roma ha pensato a un meccanismo per fare in modo che quanto speso per comprare libri e materiale di cartoleria venga in parte reinvestito in favore degli iscritti. "Abbiamo già deliberato dall'anno scorso un accordo con il sito internet superbook.it - spiega all'Adnkronos la preside Micaela Ricciardi - Questo permette di avviare un sistema che, se non fornisce dei veri e propri sconti, offre però delle grandi facilitazioni".                        
     "Le famiglie infatti, possono comprare i libri di testo e il materiale di cartoleria on-line, senza dover fare code o correre il rischio che i libri non si trovino". "Ogni studente del liceo 'Giulio Cesare' ha un codice di iscrizione che gli permette di essere riconosciuto sul sito - aggiunge la preside - Inoltre, il 5% del fatturato proveniente dai nostri studenti va alla scuola che è vincolata a reinvestirli per servizi agli studenti. Così le famiglie se da una parte non risparmiano sui libri, sanno però che una parte dei loro acquisti ritorna ai ragazzi sotto forma di servizi". "Per evitare rincari - continua Ricciardi - i docenti quest'anno hanno fatto diversi sacrifici rinunciando a libri di testo per non superare i tetti previsti. E' assurdo però costringere a non comprare i libri di testo, bisogna far capire che i libri sono un valore e questo sistema non permette la diffusione della cultura".
Libri in comodato d'uso e diari gratuiti spediti a Napoli direttamente dall'Unione europea è invece la ricetta utilizzata dall'Istituto superiore statale 'Galileo Galilei' del capoluogo partenopeo per offrire libri in prestito alle famiglie in lotta contro il caro-libri. "Alcuni dei libri di testo possono essere ritirati dai ragazzi facendone richiesta direttamente alla scuola", spiega la preside, Renata Gelmi. Non solo. ''Quest'anno distribuiremo gratuitamente, ai ragazzi del secondo anno, dei diari che ci ha inviato l'Unione europea lo scorso giugno. Oltre ad essere economici, una parte del diario è dedicata alle informazioni sulla Comunità europea". "Non sono firmati - scherza Gelmi - ma mi auguro che questo per i ragazzi non sia un problema".
Mantiene la spesa dei libri entro i 250-300 euro per ginnasio e liceo, l'''Umberto I' di Napoli. "Ci siamo attenuti alla circolare ministeriale, il tutto rientra nel tetto di spesa previsto", spiega Ennio Ferrara, dirigente scolastico del principale liceo classico di Napoli, che vanta tra i suoi ex allievi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La spesa totale resta comunque sui livelli degli anni scorsi, nessun aumento". L'Umberto è considerato il liceo della 'Napoli bene': "La nostra è una platea che in genere non ha particolari problemi a sostenere la spesa - prosegue Ferrara - ma è evidente che per i meno abbienti rappresenta una spesa problematica e abbastanza pesante, soprattutto per chi ha due o più figli a scuola". Le famiglie "in questi casi possono contare sull'aiuto del Comune, che fornisce una mano ai meno abbienti".
Contrastare il caro libri dando i testi agli studenti in comodato d'uso è invece la strada seguita anche dall'Istituto tecnico industriale 'Alessandro Volta' di Palermo, che per il terzo anno offre alle famiglie una via d'uscita contro i costi sempre più elevati dei volumi. "Alcuni dei libri di testo possono essere ritirati dai ragazzi in comodato d'uso facendone richiesta direttamente alla scuola", spiega all'Adnkronos il preside, Roberto Tripodi, che è anche presidente dell'Associazione Scuole autonome della Sicilia. "Siamo riusciti a trovare - prosegue - dei fondi per acquistare dei libri, che vengono prestati ai ragazzi e che a fine anno vengono restituiti dagli studenti. Il primo anno abbiamo investito in questa misura circa 30mila euro e lo scorso anno 10mila euro. Un'altra iniziativa adottata da tempo è quella dei banchetti per lo scambio dei testi".
    (Adnkronos)

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