Il senso della crisi e la mancanza di legalita’ e a pagare ancora scuola e sanita’
Data: Martedì, 30 agosto 2011 ore 06:00:00 CEST Argomento: Opinioni
Lettere in redazione
Sono anni ormai che, disperatamente mi pongo una domanda: come mai,
politici in primis, nessuno ha il coraggio di affrontare il problema
del precariato in modo serio? Come mai nessuno affronta in modo
altrettanto serio il problema Scuola? Forse perché la patata scotta
troppo? Certo gli interessi politici ed economici in ballo sono tanti,
forse per questo nessuno fa niente, forse per questo c’è chi è anche
capace di rinnegare i provvedimenti passati. Quale può essere
l’obiettivo di una simile bieca politica? Certamente non quello di
creare una scuola dove far crescere e formare la società del
domani….l’obiettivo è quello di distruggere il futuro dei giovani,
dando loro il nulla. Chiaramente c’è da fare una distinzione, quando
parliamo di distruzione della scuola, parliamo di scuola pubblica,
statale, perché se parliamo di scuole private la musica cambia, per
queste finanziamenti a iosa. la befana in confronto è una povera
mentecatta. Ma, scusatemi, altra domanda che mi frulla nel cervello in
questa torrida estate, se le scuole private si accaparrano i
finanziamenti statali, finanziamenti che ammontano a milioni di euro,
allora i docenti che in esse insegnano, dovrebbero provenire da un
canale statale, e non da conoscenze, raccomandazioni e inciuci vari….e
che è.. siamo buoni solo a “fottere” soldi?
Gli stipendi di chi insegna in queste scuole nascono anche dalle mie
tasse e io insegno in una statale.No. qualcosa non quadra… mi
spiace proprio non quadra. Chiaramente, essendo un’insegnante, ,
questa totale indifferenza nei confronti della scuola pubblica mi
preoccupa,ma mi chiedo.. scusatemi ma non ho superato l’età dei
perché.., ribadisco ,mi chiedo perché scuola e sanità vengono
presentate sempre come scomodi produttori di spesa pubblica. Se lo
stato non fornisse questi servizi essenziali ai propri cittadini, per
quale motivo pagheremmo le tasse? Solo per gli stipendi e le pensioni
d’oro dei politici? Noi cittadini, stiamo pagando una crisi che loro
stessi hanno procurato, si parla di ridurre il costo della politica ma
poi che cosa si legge? Basta leggere un po’ Sanguisughe di Mauro
Giordano, C’è il pensionato Inps più ricco d’Italia: 90.000 euro al
mese. C’è l’onorevole che è stato in Parlamento un solo giorno e potrà
contare per tutta la vita su una pensione da deputato. C’è l’ex
presidente del Consiglio che ha tagliato le pensioni altrui e ne ha
ottenuta una per sé da 31.000 euro al mese. C’è l’ex presidente della
Repubblica che, oltre al vitalizio, incassa 4766 euro netti al mese
come ex magistrato, pur avendo svolto questa attività per soli 3 anni.
E poi ci sono le baby pensioni, le pensioni ai mafiosi, le doppie,
triple e quadruple pensioni: mentre al cittadino qualunque vengono
chiesti continui sacrifici per allungare la vita lavorativa e i giovani
non sanno se potranno mai avere una vecchiaia serena, la casta dei
pensionati d’oro mantiene i suoi privilegi, anzi se ne riserva sempre
di nuovi. Tutto perfettamente legale, s’intende, ma con la differenza
non trascurabile che, in questo caso, la legge è applicata con
sorprendente rapidità, mentre ci sono centinaia di cittadini che devono
attendere anni per vedere riconosciuti i loro diritti previdenziali: un
buco nero che grava sulle spalle dei contribuenti e mette a rischio il
loro futuro.”A tutto questo aggiungiamo La sig.ra Polverini che, per
fare 75 Km usa l’elicottero della protezione civile, e manco a dire per
emergenza.. ma per andare alla festa del peperoncino a Rieti, per non
parlare dell’ex consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia in
vacanza con l’auto blu…. Viene proposta una tassa sugli stipendi
multi-milionari dei calciatori e sulle loro società e inizia uno
sciopero nazionale delle partite;i media mettono questo sciopero su
tutte le prime pagine ed il popolo ignorante, a cui viene tolto
mensilmente il 40% dello stipendio per pagare il debito pubblico, è più
affranto per la mancanza della partita di domenica che per la
mancanza di un futuro stabile per i loro figli. Mio caro calciatore,
potrai permetterti di scioperare quando: 1) il tuo stipendio mensile
non supererà i 1000 euro mensili. 2) quando la tua sveglia, comprata a
0.50 centesimi dai cinesi ti suonerà 6 giorni su 7 alle 4 del mattino.
3) Quando inizieranno ad arrivarti le bollette di luce, acqua, gas,
telefono, assicurazione auto, bollo, canone TV, ricariche del cellulare
a TUE SPESE... Ecco,allora potrai PERMETTERTI di
scioperare....VERGOGNATEVI !!!!!!!! e mentre l’Italia trepida per
la prima partita di campionato, al pronto soccorso a Ronciglione (
Viterbo) ora chiuso, non avevano più rotoli di carta per fare
l’elettrocardiogramma, al San Giovanni ( Roma ) gli infermieri fanno la
colletta per comprare uno scanner , la carta , le cartucce della
stampante… ma L’Italia trema per la partita di domenica.. e noi
insegnanti come gli infermieri del San Giovanni facciamo collette per
comprare il toner , per comprare la carta per fotocopiare i compiti da
dare ai ragazzi, per comprare la carta igienica… Ma se pensate che la
cosa sia finita vi sbagliate… perché come da un cilindro magico di un
prestigiatore spunta la LEGGE MANCIA…. Nascosta ai comuni mortali,
quasi impossibile trovarla su internet; è la "legge mancia" che
comprende il lungo elenco di comuni, chiese, associazioni, enti e
fondazioni a cui i parlamentari hanno "deciso" di assegnare fondi del
Ministero dell'Economia. E' la legge che è diventata tale col consenso
di tutti e nella massima riservatezza. Soldi, tanti soldi e tutti
nostri. 18 milioni e 375 mila euro per l´esattezza, non spesi in
precedenza, messi a disposizione dal ministero dell´Economia e
ripartiti in un rivolo di 363 interventi per enti, associazioni,
fondazioni segnalati da singoli deputati o senatori.. Tra i
finanziamenti a pioggia compaiono beneficiari di tutto rispetto.
Istituzioni di consolidata tradizione come la Fondazione Istituto
Gramsci e l´Istituto Luigi Sturzo (entrambe con 250 mila euro), ma
anche decine di interventi conservativi di parrocchie o aiuti ad enti
di volontariato.Ma nell´elenco - venti pagine - ci si imbatte anche in
altro. Microfinanziamenti destinati a territori di origine dei
parlamentari o a enti e fondazioni di più o meno chiara copertura
politica. Dai 100 mila euro destinati alla Fondazione Nuova Italia,
presidente Gianni Alemanno di An, oppure i 50 mila alla Fondazione
Magna Carta di cui è presidente il senatore forzista Gaetano
Quagliariello e presidente onorario Marcello Pera. Ma ci sono anche i
10 mila euro per il Museo della Mountainbike di Chies D´Alpago (Biella)
o i 50 mila per "i campi sportivi e il vestiario" della scuola calcio
del Circolo Ardisci di Como."Il metodo - spiega l´unico contrario al
Senato, Ripamonti - favorisce solo le clientele e l´inciucio."L’elenco
è lunghissimo e comprende anche, tra le altre, le località di residenza
di numerosi parlamentari veneti, senza distinzioni di schieramento. Ne
cito solo alcuni per par condicio: Oppeano (comune del parlamentare
leghista Alessandro Montagnoli) incasserà 83 mila euro per gli impianti
sportivi e altri 123 mila per la manutenzione delle strade; Godega
Sant’Urbano (paese d’origine di Fabio Gava, deputato del Pdl) si prende
66.500 euro per la riqualificazione del percorso naturalistico San
Bartolomeo; Roncade (di cui è sindaco la parlamentare del Pd Simonetta
Rubinato) porta a casa 65 mila euro per la bonifica dell’area adiacente
al centro civico di Ca’ Tron. Un bel colpo l’ha fatto anche l’Unione
dei Comuni del Camposampierese (Padova): 200 mila euro per la
promozione e lo sviluppo economico dell’Intesa programmatica d’area. In
effetti, se ne sentiva il bisogno. L’abolizione, che fu accompagnata
dalla solita ondata di ipocrita indignazione, ha resistito a malapena
un paio d’anni. Cancellata con la Finanziaria del 2008, su pressione e
iniziativa dell’Italia dei Valori (che all’epoca stava al governo con
Prodi), la cosiddetta «legge mancia» è stata riesumata, come nella
migliore tradizione della politica italiana, sotto altro e
incomprensibile titolo: «Assegnazione contributi di cui all’articolo
13, comma 3-quater, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito dalla
legge n. 133 del 2008». ECCOLI GLI SPRECHI… BASTAAAAAA . Perché allora
prendersela con la scuola o con la sanità? E perché la scure ancora una
volta si abbatte sui precari? E come se non bastasse , nonostante le
nostre ripetute richieste di accedere agli atti, perché numerosissimi
sono i trasferiti che hanno punteggi a dir poco sospetti, in barba alla
legge sulla trasparenza, i vari usp fanno orecchie da mercante, così
assistiamo a casi in cui tizia a 28 anni ha maturato 175 punti,
sicuramente la collega lavorava già mentre era nel seno materno,Caio,
che passerà di ruolo senza avere il titolo abilitante, Sempronio
che ha caricato 36 punti per ogni anno scolastico ecc ecc.. ma.. se ciò
che è così lampante anche agli occhi dei profani “sfugge “ agli
usp, l’unica conclusione possibile è che essi sono complici di una
politica che favorisce alcuni a scapito di altri. Ma i
furbi stiano attenti, la guardia di finanza è in agguato… Sono precaria
da 19 anni e posso assicurare che mai ho assistito ad un disastro
simile, di ministri della pubblica istruzione ne ho visti tanti, ma la
ministra attuale li ha superati tutti. Adesso la cara ministra
“illuminata” afferma che le code sono un retaggio di Fioroni. E no cara
ministra, la 296 di Fioroni ci ha messo di fronte ad una scelta e noi
abbiamo scelto, le code, codini, treccine, sono una sua invenzione. e
se non ci fossero state quelle , se non ci fossero stati i tagli che
fra l’altro il tar ha dichiarato illegittimi la situazione a poco più
di 15 giorni dall’inizio dell’anno scolastico, non sarebbe questa. Di
una cosa sono certissima . da quando la ministra occupa in modo del
tutto incompetente quella poltrona… la scuola è finita.. andate in
pace. Non parliamo poi dell’omertà e del silenzio dei sindacati,
complici loro stessi di un sistema che sta affossando la scuola in un
mare d’illegalità. Ma alla ministra vorrei dire una cosa: Cara
ministra, lei che parla tanto di meritocrazia, d’esperienza ecc. crede
veramente che merito ed esperienza possano essere comprati con corsi da
1600 euro? Il merito e l’esperienza non si comprano al supermercato,
merito ed esperienza si fanno in prima linea, stando con i ragazzi
insegnando loro valori come la legalità cosa che la nostra classe
politica ha da tempo dimenticato. E visto l’esempio che date c’è
proprio bisogno di una boccata di legalità in questo Paese che avete
distrutto.
Pennetta Maria
Filomena
mariapennetta@alice.it
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