Quella sporca, ultima cattedra e la roulette russa delle graduatorie
Data: Lunedì, 29 agosto 2011 ore 18:00:00 CEST Argomento: Opinioni
Anche per quest’
anno è andata e ho un posto di lavoro fino al 30/06/2012. C’eravamo
lasciati con le delusioni e le speranze del 2010 e ci ritroviamo con
gli stessi problemi quest’anno solo molto ma molto più evidenti. Anche
quest’anno il richiamo a“quella Sporca, Ultima…….Cattedra”, è più che
d’obbligo. L’ambientazione è uguale (anche se i locali sono di un altro
istituto), il clima anche, una torrida mattina di fine agosto,
cambiano alcuni volti (per via dell’aggiornamento delle graduatorie) e,
credo, ci sia un po' più di spazio della volta scorsa; no, non è che ci
hanno fornito locali più ampi, ma soltanto siamo… di meno. Già,
quest’anno altre 7 cattedre in meno (parlo del sostegno scuola
secondaria di II grado su tutte e 4 le aree) quindi siamo passati dal
2009 con 62 cattedre (quando scrissi “quella Sporca,
Ultima…….Cattedra” parte Prima, alle 53 di quest’anno, segno
che la scuola intende dare VERAMENTE più SPAZIO ai docenti.
Quello che colpisce, però, sono gli sguardi dei colleghi “a rischio”:
non più nervosi o arrabbiati, ma ormai rassegnati, apatici quasi
disinteressati o consapevoli che comunque, se salvi, si tratta solo di
rimandare l’agonia di un anno.
Questo è lo stato d’animo con il quale si affronta l’inizio del nuovo
anno scolastico.
Anche oggi i “prigionieri” delle graduatorie si raggruppano per le loro
classi di concorso attendendo le sentenze che da lì a poco potranno
decidere del loro futuro.
Anche oggi i fortunati che vengono chiamati, sfilano a testa bassa,
quasi vergognandosi, davanti ai colleghi che ormai non hanno più la
forza di dire nient’altro che -<> quasi
fosse la vincita di un tombola o una macabra “roulette russa” dove il
proiettile lo becca chi perde il posto.
Meritocrazia, che bel vocabolo da usare per una categoria di lavoratori
che è costretta a barcamenarsi tra leggi e decreti alla ricerca del
modo per accumulare punti (spesso in maniera realmente squalificante)
per sopravvivere alla lotteria delle graduatorie e sperare che
nel frattempo un qualche “sindacato” non promuova il solito ricorso che
vanifichi anche questi mezzucci da mercato rionale.
Ri..sfilo anch’ io, alla chiamata del mio nome e quando esco dalla
stanza con il fatidico pezzo di carta che mi consente di respirare
ancora un anno, capisco come è cambiata la nostra vita. Colleghi,
amici, compagni di mille avventure, niente più conta in questi momenti.
Il gioco della “Roulette Russa” colpisce nuovamente dividendo tutto è
tutti.
Ed è così che, senza voltarmi indietro, mi avvio ad iniziare un altro
anno di scuola durante il quale dovrò parlare di diritti, doveri,
solidarietà, famiglia, educazione, legalità, è dovrò farlo mentendo su
quello che realmente la vita futura potrebbe riservare loro, una vita
dove come nel film “Il Cacciatore”, saranno costretti a giocare alla
“Roulette Russa” mentre i carcerieri scommettono su chi sopravvive.
Proprio come succede a noi, ogni anno, ogni fine Agosto, alla ricerca
di “quella Sporca, Ultima….Cattedra”
Giuseppe Crisà
giuseppe.crisa@istruzione.it
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