La nuove dirigenze e le scuole storiche dimenticate: scompiglio e confusione
Data: Lunedì, 29 agosto 2011 ore 09:30:00 CEST
Argomento: Redazione


Dopo tanti rinvii, proroghe e allungamenti alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico giunge dalla Direzione regionale l’elenco dei trasferimenti,  che porta il nome di  “mobilità dei dirigenti” nel linguaggio tecnico e burocratico.
Sono 131 i movimenti messi in atto nella regione Sicilia  e proprio perché il lavoro non è stato facile ci sono diversi errori, dei quali nei prossimi giorni vedremo le rettifiche
 Mancano nell’elenco alcuni dirigenti vincitori di concorso,  rimasti al momento privi di sede e ciò non è possibile, per contratto. Figurano in elenco nomi  di presidi trasferiti in scuole, dove ancora è presente il titolare ed anche questo errore dovrà essere corretto.
Dalla Provincia di Messina si fa notare che sono state “cancellate” e destinate all’accorpamento scuole con oltre 500 alunni, sol perché in un precedente elenco ne risultavano 490 , mentre  tutto ciò era stato segnalato in tempo alla direzione regionale.
Ora succede che il preside che c’è stato da alcuni anni ed ha ben lavorato per impostare la scuola è stato trasferito in altra sede e quella scuola venga data in reggenza ad altri per anzianità e viciniorità.
Si vedono scomparire alcune scuole storiche e gloriose come l’Istituto d’arte di Caltagirone, dove il Preside, essendo l’istituto sottodimensionato  ha chiesto il passaggio all’Istituto “Dalla Chiesa”  e quindi il glorioso istituto della ceramica calatina non avrà un preside, ma un “reggente”. Si auspica  che possa essere assegnato in “Reggenza” al preside Branciforti , ma ancor più si spera  che possa continuare la gloriosa storia dell’Istituto della ceramica di Caltagirone e non come sezione staccata, bensì, in una logica di corretta politica scolastica, sia  l’Istituto “Dalla Chiesa” ad  aggregarsi al glorio  l’Istituto d’arte della ceramica.
In questi giorni è morto il prof.  Antonino Ragona, insigne cultore e artista  della ceramica calatina e meno male che non ha ricevuto la triste notizia, essendo stato da anni direttore  del museo della ceramica e “anima spirituale” di una così pregevole arte ceramica, che non dovrà essere sopraffatta dalla sterile logica dei numeri.
Tra le scuole di Catania manca tra le assegnazioni delle dirigenze il glorioso Convitto Nazionale “Mario Cutelli”, perché al momento ha soltanto 450 studenti  e sarà quindi destinato a “reggenza” con la  speranza che non venga cancellata per la logica dei numeri la scuola più antica di Catania e forse della Sicilia con 233 anni di storia e di vita gloriosa, fucina di illustri e  nobili maestri del diritto e della cultura.
Il Convitto,  fondato dal Conte Mario Cutelli di Villarosata, come “Collegio dei nobili”  nel 1779,  divenuto poi Regio Ginnasio Liceo dal 1910 è fra l’altro una scuola atipica, perché  da sempre ha incorporato i tre ordini di scuola: elementare, media e superiore ed inoltre dal 1993  realizza il progetto ministeriale di  oltre dieci Liceo classico Europeo,  secondo le indicazioni del Trattato di  Maastricht.
Tutto ciò sembra che la Direzione Regionale lo ignori e guarda soltanto l’ultima colonna, quella dei numeri degli alunni iscritti.
Come si fa ad applicare le norme senza metterci un po’ di intelligenza  e di  cuore?.
La rigidità delle disposizioni nazionali che  assegnano l’autonomia scolastica a scuole con almeno mille alunni non può non tener conto della specificità dei contesti, né può cancellare la storia della scuola italiana
Se ne ricordino coloro che hanno il compito di rendere efficiente e di qualità il servizio scolastico e non si può gettare insieme il bambino e l’acqua sporca.

Fioretto
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