Colloqui psicoattitudinali per verificare le capacità dei candidati a preside,ma per concorso
Data: Lunedì, 29 agosto 2011 ore 00:34:54 CEST
Argomento: Opinioni


Leggo le note di Fioretto e la risposta dell'amico Pasquale , dico che non sono d'accordo con l'elezione del preside da parte del Collegio dei docenti. Questa prassi è in vigore in Portogallo. forse ancora in Ungheria e credo in altre nazioni.
Non esiste da noi la cultura del merito e del riconoscimento delle capacità degli individui. La scuola è lo specchio della società. Così come si votano, molto spesso, i politici non per il loro merito ma per la capacità di saper fare favori, ancor di più questa prassi sarebbe applicata nella scuola. D'altra parte se , nella stragrande  maggioranza dei collegi dei docenti  non si riescono a saper contestare le malefatte di presidi del tipo di cui parla Fioretto , come si può pensare che riescano ad eleggere colleghi dotati di serie capacità.
Personalmente sono convinto che se si riuscissero a creare , come avviene nelle aziende , delle commissioni di esperti che facessero dei colloqui psicoattitudinali per verificare  le capacità relazionali e decisionali di coloro che fanno domanda per partecipare al concorso, vi sarebbe una bella scrematura e certamente sarebbe ridotto al minimo il numero di coloro che sono del tipo di quelli descritti da fioretto. il concorso dovrebbe essere svolto lo stesso. comunque non e' detto che se non si e' perfetti italianisti non si e' capaci di fare il preside  certamente ve ne sono parecchi di presidi del tipo evidenziati da fioretto , ma il danno si risolve con la creazione di una struttura ispettiva del tipo quella francese e non con i 150 ispettori che ancora devono fare gli esami dell'ultimo concorso indetto dalla Gelmini.

 Giuseppe Moncada
insiemeunaltrascuola@googlegroups.com; per conto di; giuseppe.moncada@tin.it






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-243985.html