Tutti contro le graduatorie. In centinaia a bocca asciutta
Data: Domenica, 28 agosto 2011 ore 08:06:21 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Dalla Sicilia a Pavia perché «ci sono maggiori possibilità di avere un posto». Sogni infranti ieri mattina in viale Taramelli dove venivano nominati gli insegnanti delle scuole dell’infanzia e delle primarie. E la delusione si leggeva sui volti di una docente bionda e una bruna entrambe arrivate. Hanno lasciato gli affetti e sono partite 4 anni fa nella speranza di una stabilizzazione, non arrivata neppure ora che stanno entrando in ruolo oltre 500 precari. Contratti a tempo indeterminato che rendono felice il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Giuseppe Bonelli, orgoglioso di rappresentare l’unica amministrazione che assume. «Ma non noi - commentano le due docenti -. A causa del rimpasto che c’è stato siamo finite oltre il centesimo posto.
Ora proviamo a rifare i conti per vedere se avremo qualche speranza».  Sotto accusa finiscono ancora una volta le graduatorie. «I malumori riguardano gli inserimenti a pettine di insegnanti provenienti da altre province - spiega Elena Maga della Cisl - che hanno fatto scivolare alcuni docenti in attesa di un posto. Scivolati, ma non sprofondati perché in pratica qualcuno dal 5° o 6° posto si è ritrovato al 20°. Il sistema degli accantonamenti del 30% e le nomine sulla base delle graduatorie 2010-2011 poi rappresentano la seconda ragione di malumori». Intanto, i cosiddetti pettinisti sono congelati in attesa di una decisione del tribunale amministrativo regionale e vengono nominati gli altri. «Nella scuola primaria sono congelati i primi 15 - aggiunge Elena Maga - perciò sono stati nominati gli altri. Ma ora i posti sono tutti coperti».
Giochi fatti, dunque, e secondo il dirigente senza nessuna sorpresa visto che le graduatorie erano pubbliche da tempo, ma per qualcuno la novità c’è stata e per niente piacevole. Lo conferma un’altra insegnante siciliana che preferisce mantenere l’anonimato. Catapultata dall’isola a Landriano si era organizzata trovando casa proprio in paese e costruendo lì la sua famiglia. Ieri, però, ha scoperto che dovrà andare a lavorare in Oltrepò, a Stradella. «Non sono felicissima perché sono distante da casa - ammette -, ma finalmente ho un posto».
 
A Pavia sono 111 i contratti a tempo indeterminato per la scuola d’infanzia, 31 quelli per le elementari, 47 per le medie, altrettanti per le superiori e 53 per il sostegno. «Le nomine sono andate bene - conclude Elena Maga -. Ci siamo solo dovuti fermare nel selezionare gli insegnati di lingue straniere perché Bergamo ha sbagliato ad effettuare le nomine. Per il francese siamo bloccati, ma ora Bergamo le rifarà e noi procederemo di conseguenza».
 (da http://www.ilgiorno.it/)

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