Più la mandano giù e più si tira su
Data: Mercoledì, 24 agosto 2011 ore 12:40:07 CEST
Argomento: Redazione


Nel titolo si è voluto omettere il soggetto, lasciando libera la fantasia del lettore per fare la scelta più opportuna, che potrebbe riferirsi, ad esempio, a tutta l’organizzazione scolastica in genere o alla speranza dell’intero corpo docente nel vedere splendere, una volta per tutte, la macchina dell’autonomia scolastica. Classi numerose, alunni della primaria senza insegnamento dell’inglese, dell’informatica, assenza di palestre, bambini nelle scuole elementari che attendono l’assegnazione dell’insegnante di sostegno,  la fusione di classi nelle scuole superiori di secondo grado, che comporta la perdita della continuità didattica e un notevole lavoro di ricomposizione del nuovo gruppo che spesso genera la rottura di equilibri faticosamente costruiti in ciascuna delle due classi originarie, sono solo alcuni esempi di obbligata mala istruzione. Ulteriori tagli potrebbero ricadere sulle condizioni igienico-sanitarie delle strutture scolastiche già messe a dura prova da anni di forte ridimensionamento della forza lavoro e dalla precarietà diffusa. Infatti, senza  un’adeguata  pulizia  nelle nostre scuole, la salute degli studenti  e di quanti lavorano nei plessi scolastici  potrebbe rivelarsi  decisamente a rischio, senza tener conto delle precarie condizioni strutturali di alcuni edifici ospitanti indifese comunità scolastiche. L’intero sistema dell’istruzione, in questi anni di tagli,  ha. stretto i denti ed ha proseguito nel suo inesauribile percorso didattico, e  nonostante la pantagruelica restrizione  delle risorse finanziarie, l’impegno e la progettualità di alcuni istituti, grazie all’insostituibile apporto culturale di docenti mai domi, raggiunge ancora livelli di eccellenza. Per confermare quanto detto si riportano due esempi, il primo è  una nota del USR della Lombardia  (Prot. n. MIUR AOODRLO R.U. 12546 ) dove si dice: con riferimento alle  Olimpiadi Internazionali di Matematica e Olimpiadi Internazionali di Chimica,   A nome del Direttore Generale, dott. Giuseppe Colosio, le nostre più sentite congratulazioni da estendere per il tramite delle SS.LL. agli studenti che hanno partecipato alle competizioni in oggetto, conseguendo brillanti risultati. Grazie a Luca Ghidelli, medaglia d’oro, e a Giovanni Paolini, medaglia d’argento, nelle Olimpiadi di Matematica, che insieme agli altri compagni di squadra hanno permesso all’Italia di classificarsi all’undicesimo posto su 96 paesi partecipanti e al secondo posto nella classifica delle nazioni dell’Europa Occidentale. Gradiremmo, inoltre, far pervenire il nostro incoraggiamento ad Alberto Branchi, che in questo momento è impegnato a Tokyo nelle Olimpiadi di Chimica.”. Il secondo, più vicino a chi scrive, è la condivisione in rete di un video sull’autotrazione ad idrogeno, creato dai miei studenti di una quinta classe della sezione professionale, area elettrotecnica, dell’IIS di Furci Siculo, che ha fatto il giro del mondo riscuotendo lusinghieri apprezzamenti da centri di ricerca, riviste specializzate e  università  Quindi con preciso riferimento alla scuola pubblica italiana possiamo dire:  più si tenta di mandarla giù più lei si tira, da sola e con le proprie forze, su.

Aldo Domenico Ficara
aldodomenicoficara@alice.it





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