Classi da 37 alunni in una scuola media di San Sisto, la furia dei genitori: «Pronti a iniziative eclatanti»
Data: Martedì, 23 agosto 2011 ore 07:04:12 CEST Argomento: Rassegna stampa
Più che delle classi
scolastiche, dei piccoli reggimenti. Sono imbelviti i genitori dei
bambini della scuola media Grecchi di San Sisto, popoloso quartiere
perugino, che si sono visti proporre la formazione di tre classi da ben
37 alunni: «Se non cambiano le cose e non si rispetta la legge –
scrivono i genitori riuniti in un comitato – siamo pronti ad iniziative
eclatanti». A due settimane dal via dell’anno scolastico così, i
genitori promettono battaglia e chiamano in causa la Direzione della
scuola e l’Ufficio scolastico regionale: «E’ chiaro – scrivono – che i
genitori degli alunni delle classi prime medie sono nettamente contrari
a tale proposta in quanto non accettabile per la vivibilità delle
classi stesse. Abbiamo chiesto un intervento immediato dell’Ufficio
scolastico che, ad oggi, non ha ancora fornito risposte». Di più:
«Sulla questione si sono dimostrati poco interessati».
Quello che dice la legge A regolare la
formazione delle classi ci sono delle precise disposizioni normative,
ampiamente violate secondo i genitori della scuola media perugina che
ricordano come il numero di alunni di una prima media può andare da un
minimo di 18 ad un massimo di 27 alunni, «elevabili fino a 28 qualora
residuino eventuali resti». Classi da 37 alunni metterebbero a rischio
«non solo il diritto allo studio ma anche la sicurezza e la salubrità
della scuola». A far sorgere ulteriori problemi il fatto che, secondo
il comitato, la Direzione scolastica avrebbe assicurato ai genitori la
formazione «delle normali classi», facendo così partire la prenotazione
e l’acquisto dei libri di testo. Insomma: si sceglie la scuola, si
comprano i libri, si pianifica la vita scolastica dei figli in un certo
modo e a due settimane cambia tutto.
Fontignano? No grazie «Alla riunione che abbiamo fatto a ridosso del
Ferragosto – spiega a Umbria24.it Vanet Valmarini, vicepresidente del
comitato – non c’era neanche la preside. La soluzione che ci hanno
proposto è quella di mandare i nostri figli a Fontignano con un pullman
messo a disposizione dal Comune. Ma noi abbiamo impostato la nostra
vita in un certo modo, e io non voglio mandare mio figlio a trenta
minuti di distanza».
Il muro di gomma Confrontandosi con l’Ufficio scolastico regionale i
genitori sostengono di aver trovato un muro di gomma: «Giocano a
scaricabarile – continua Valmarini -: la dirigente competente torna il
28 agosto e il vice ci ha detto che era competente lei. Così ora il 28
chiederemo di essere ricevuti nel più breve tempo possibile dalla
dirigente. Pensi che il suo vice ci ha detto che la dottoressa “si
riserverà di ricerverci”. Si riserva? Se non ci riceve noi andiamo a
picchettare l’Ufficio scolastico chiamando tv e giornali. No dico, le
iscrizioni vengono fatte a gennaio e a due settimane dall’inizio
dell’anno loro ci vengono a dire che fanno classi da 37 alunni? Come è
possibile?». Già, come è possibile?
(di Daniele Bovi da http://www.umbria24.it/)
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