L'etica in un mondo di consumatori
Data: Lunedì, 22 agosto 2011 ore 20:25:23 CEST
Argomento: Recensioni


Zygmunt Bauman, è uno tra i più illustri e influenti pensatori, a livello internazionale. Sociologo e filosofo inglese di origini ebraico-polacche, professore di Sociologia all’Università di Leeds e di Varsavia. Famoso in tutto il mondo per i suoi studi sulla connessione tra cultura della modernità e il totalitarismo, sulla postmodernità e sulle questioni di attualità quali la globalizzazione e i suoi effetti. Il saggio dal titolo L’etica in un mondo di consumatori, risulta ad una prima lettura un libro complesso per le connessioni con gli studi filosofici, antropologici, psicoanalitici ed economici, infatti il contenuto del libro è ricco di citazioni e riferimenti di opere dei più celebri studiosi della filosofia europea illuminista, moderna e contemporanea. Ciò nonostante, l’autore ha la capacità di rendere attrattiva ed interessante la lettura con linguaggio trasparente e rigore scientifico, per accompagnarci ad approfondire le problematiche relative agli aspetti economici, politici, sociali e culturali della modernità, alla natura del potere e del consenso e all’intreccio di culture facilitato dalla globalizzazione.
Il libro si apre con una scientifica ed affascinante comparazione tra le vespe di Panama e le società contemporanee, per dimostrare come si modella ai tempi d’oggi l’interazione sociale tra gli esseri umani. Un gruppo di ricercatori della Zoological Society di Londra si reca a Panama per studiare la vita sociale delle vespe locali. Le scoperte fatte su questo studio hanno ottenuto come risultato che le vespe,  coabitando in sciami, non avevano dimostrato stati di guerre tra un alveare ed un altro. Inoltre tra gli alveari si erano verificati flussi di movimento necessari per compensare eccedenze o ammanchi di popolazione determinati da cause locali ed, ancora, gli studiosi avevano osservato che il coordinamento e la cooperazione tra le vespe erano avvenuti senza che ci fosse stato un centro di potere.
Lo studio delle vespe di Panama risulta interessante per approfondire gli studi antropologici sugli individui tra etnie differenti. Da qui la considerazione dell’autore che viviamo in una dimensione sempre più globale e in ogni paese, ormai, la popolazione è una somma di diaspore. Ogni città di una certa dimensione è, oggi, un aggregato di differenze etniche, religiose e di stile di vita, dove la linea fra insider e outsider è tutt’altro che visibile. In questa mescolanza di popoli e razze differenti il tema della morale e l’invocazione amerai il prossimo tuo come te stesso, che secondo Freud è uno dei precetti fondamentali della vita civilizzata, è messo in discussione.
Ma come mai la morale, oggi, è così tanto discussa? Oggi il concetto di morale è uguale al concetto di morale del passato? Perché nel concetto di morale di oggi esiste quello che i tedeschi chiamano, usando il termine francese, ressentiment?
Bauman colloca questi interrogativi sullo sfondo della società capitalistica consegnataci dalla rivoluzione industriale e della sua evoluzione globale verso una società post-industriale di consumatori.
Nella società globale, l’homo politicus è stato sostituito dall’homo consumens e dalla società del superfluo. Se i principi ispiratori della rivoluzione francese furono: liberté, égalité, fraternité, oggi, l’autore non ha dubbi che, il richiamo verso i nuovi valori: della sicurezza ( invece della liberté), della parità (invece dell’égalité) e della rete (invece della fraternité) sono diventati indispensabili e necessari.
Se qualche tempo fa bastava essere Europei per sentirsi capi e dominatori ovunque si andasse, oggi è sorto da parte degli Europei un forte interesse per una nuova identità europea e per una ridefinizione della leadership dell’Europa nel sistema planetario.
l’Europa dovrebbe ridefinire la propria identità sul piano globale, puntando non solo allo sviluppo economico, ma valorizzando la propria identità culturale e approfondendo, su questo sfondo, una più approfondita analisi sulle caratteristiche della crisi in corso e sulla necessità di prevenire i conflitti attraverso l’interscambio culturale, la collaborazione ed il rispetto reciproco. L’uso della forza economica o militare e l’invadenza politico-culturale non possono sostituire la messa in campo di strategie condivise per affrontare i più gravi problemi e gli squilibri delle società contemporanee. Ciò produce instabilità e dà spazio al terrorismo internazionale, che non può essere combattuto con le armi tradizionali.  L’Europa, piuttosto che gareggiare sul piano militare con gli Stati Uniti, dovrebbe far valere, piuttosto, un primato “tanto spirituale quanto intellettuale”, come dice Bauman, che si concretizza oggi nell’impresa di far convivere, nell’Europa unita un patrimonio ricco e diversificato di culture e linguaggi, dopo secoli di guerre feroci.
Zygmunt Bauman, L’etica in un mondo di consumatori, traduzione di Fabio Galimberti, Laterza giugno 2011, pagine 235, euro 9.50. 
Tra, alcune, delle più note pubblicazioni: Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone; Modernità liquida; La società sotto assedio; Intervista sull’identità; L’Europa è una avventura; Capitalismo parassitario; L’arte della vita; Consumo dunque sono … 

Rosita Ansaldi
rosita.ansaldi@tin.it





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