La didattica, nell'insegnamento, è un obiettivo primario. Anche se ci chiamano fannulloni
Data: Lunedì, 22 agosto 2011 ore 17:08:20 CEST
Argomento: Opinioni



Durante questi giorni di calura ferragostana, ho trovato il tempo di rivedere alcune mie carte scolastiche. Ed ho riletto dei miei appunti presi ad un convegno sull'insegnamento della Storia al superiore. In particolare ciò che io ho condiviso col relatore prof Antonino Indelicato, allora all'ITIS Archimede di Catania. Leggere cose di 10 anni fa e trovarle di grande rilevanza, al di là dell'effimero, o come dice Orazio: "Exegi monumentum aere perennious". A pochi giorni dall'inizio delle lezioni permettete al vecchio prof, quasi in pensione, di passarvi queste righe senza aggiungere nulla, anche se si presentano in forma schematica, ermetica e quindi un po' criptica. Fatene buon uso.


INSEGNARE IL 900

1. BISOGNO DI FORMAZIONE DEGLI STUDENTI
- Leggere storicamente le esperienze sociali-spaziali-temporali connessi ai loro processi biografici
- Leggere storicamente microprocessi e macroprocessi storici cogliendone le implicazioni reciproche
- Familiarizzare con i saperi e i linguaggi storico-sociali quotidiani e specialistici
- Rileggere criticamente le preconoscenze storiche personali e collettive
- Appropriarsi dei paradigmi storiografici e degli elementi concettuali fondativi delle discipline storiche
- Superare la caduta di coscienza storica e lo schiacciamento su un presente atemporale
- Recuperare i modelli di relazioni umane e sociali ancora validi
-  Sanare i legami fra le generazioni, tra il passato e il presente

2. VALENZA FORMATIVA DELLA STORIA
- Strumento per analizzare e comprendere la realtà complessa del mondo e per orientarsi nella contemporaneità
- Acquisizione dei contenuti, procedure, categorie del sapere storico-sociale per orientarsi nella complessità del reale, problematizzarlo, considrarlo secondo una pluralità di punti vista

3. LO STATO DEI PROGRAMMI
- Nelle varie riforme ( media, elementare, ITI, ITC, Professionali...) manca un disegno organico, una proposta organica di continuità
- Spesso i programmi appaiono velleitari in rapporto al monte ore disponibili
- Si assiste al tentativo di spostare l'asse da una forma tradizionale di insegnamento-apprendimento
(contenuti fissi, lezione frontale, il manuale, l'interrogazione...) ad una forma innovativa di insegnamento-apprendimento che si prenda cura del metodo ( programmi qualitativi, riduzione dei contenuti, finalità e obiettivi al primo posto, scansione, indicazioni didattiche, modalità e verifiche, scelta responsabile, risultati attesi...)
- Continua a prevalere una prassi didattica sorretta da una manualistica e da una prassi accademica che
continua a ritenere insegnabile una storia che non ha coerenza né con i parametri della stessa ricerca nè con i bisogni formativi degli studenti

4. CONCEZIONE TRADIZIONALE
- La storia è una descrizione narrativa, lineare di fatti e di avvenimenti
- La didattica è un "raccontare" la storia generale (fatti) in una sequenza cronologica (prima/dopo)
                        è usare strategie didattiche passive (spiegazione/ripetizione)
                        è valutare in modo sommativo i prodotti dell'apprendimento (quantità)
                        è carente di articolazioni in vista di finalità e contenuti
                        è carente di attenzione alla gradualità dei processi di apprendimento
- Vi è una assenza di problematicità/criticità, perché le abilità sono spesso verbali, mnemoniche, ripetitive
- Gli esiti e i risultati formativi sono spesso deludenti

5. MODELLO TRASMISSIVO DELL'INSEGNAMENTO
    Conoscenza storiografica_ Riduzione manualistica_ Insegnante_Conoscenza parafrasata_Studente_Riproduzione della conosenza_Mancata esplicitazione e padronanza degli strumenti cognitivi

6.COMPRENDERE LA STORIA
Cosa non è: Conoscere i fatti e ripetere e pronunciare giudizi di altri
Cosa è: Un processo attivo attraverso cui lo studente trasforma la conoscenza storigrafica e se ne appropria sotto forma di un complesso di informazioni (che cosa), di schemi procedurali (come), di conoscenze operative (come si fa), in modo da poterli riutilizzare e gestire in contesti nuovi e diversi
A ciò serve.
La conoscenza storica è un insieme di strumenti per comprendere, cioè: selezionare, interpretare, organizzare i dati della realtà complessa utilizzando i metodi e procedure cognitive intenzionali

7.CONCEZIONE RINNOVATA
La storia = societò umane come sistema di fattori in relazione dinamica che determinano strutture complesse scandite da tempi storici diversi
La didattica = tematizzare, problematizzare, analizzare, clasificare, ipotizzare, mettere in relazione, scegliere, interpretare, verificare, modellare, determinare tempi diversi, confrontare, concettualizzare...
- Centralità del soggetto in formazione
- Passare da una presunta competenza quantitativa al riconoscimento (e alla scelta) di rilevanze e nuclei fondanti
- Scegliere con criteri storiografici e didattici intenzionali
- Utilizzare registri differenti passando dalla storia alle "Storie" (Dimensione tempo spaziali, oggetti, problemi)
- Organizzare percorsi modulari

8. RUOLO DELL'INSEGNANTE DI STORIA
L'insegnante non è un mediatore tra una presunta storia generale e gli allievi
                        è mediatore fra il sapere storico e l'elaborazione storiografica e le esigenze formative degli alunni
Questa mediazione si fonda su una concezione della storia-materia come rapporto organico e "triangolare" tra  (a) Obiettivi formativi e disciplinari
                               (b) Contenuti e approcci storiografici
                               (c) Strategie didattiche

9. ELEMENTI DELLA FORMAZIONE
- Approfondimenti disciplinari (Contenuti, risultati della ricerca, metodi della ricerca, riflessione epistemologica
- Riflessione pedagogico-didattica (Rapporto insegnamento/apprendimento, stili cognitivi, motivazione, gestione delle relazioni, conduzione di gruppi, lettura dei bisogni formativi, individuazione delle finalità e degli obiettivi
- Competenze professionali operative (Gestione della comunicazione, progettazione didattica nel costruire curriculi/ selezionare temi e contenti/ organizzare sequenze modulari/ utilizzare strategie differenziate/ costruire esercizi prove di verifica, valutazione prodotti, valutazione processi per individuazione dei punti forza/debolezza della propria progettazione

10. LINEE FONDANTI DEL PROGETTO
- Contenuti: Rinnovamento didattico dell'insegnamento della storia attraverso l'acquisizione di una corretta metodologia di approccio alla contemporaneità e il riesame critico dello statuto epistemologico delle discipline e la rivalutazione delle categorie storiche
- Impianto organizzativo: Elaborazione di un modello "leggero" attraverso la centralità del docente della classe, della scuola, del territorio; la valorizzazione delle esperienze. la ricognizione e il collegamento delle risorse, il rispetto delle diverse tipologie scolastiche

11.STRUTTURA ORGANIZZATIVA TERRITORIALE
- Commissioni provinciali di studio per la rilevazione dei bisogni formativi, la ricognizione delle risorse, la promozione delle iniziative, la programmazione, il controllo dei processi, il coordinamento, la partecipazione di seminari nazionali7decentrati
- Reti di scuole (in orizzontale e verticale)
- Istituti polo: sedi di autoformazione, confronto di esperienze, raccolta e utilizzo dei materiali
- Equipes tutoriali con ruolo di assistenza al processo di autoformazione, promozione di formazione, attenzione ai bisogni formativi, collegamento tra i diversi soggetti.

Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-243841.html