Calendario scolastico : 200 giorni, le feste patronali, le vacanze ma senza scioperi e occupazioni di scuole
Data: Domenica, 21 agosto 2011 ore 07:03:26 CEST
Argomento: Redazione


Mentre ci si prepara al nuovo anno scolastico  i dirigenti approntano il calendario da proporre al Collegio dei docenti ed al Consiglio d’Istituto nei primi giorni di settembre.
Nonostante la polemica circa le festività da sopprimere , calendario religioso in uno Stato laico, il calendario scolastico  che prevede 200 giorni di lezioni non subirà alcun cambiamento e prevede oltre alle vacanze di  Natale  dal 22  dicembre al 9 gennaio (essendo il giorno 6  un venerdì) e le vacanze di Pasqua dal 5 al 10 aprile, la possibilità  di fare il ponte dell’Immacolata, di sospendere le lezioni per il 2 novembre, giorno caro alla tradizione siciliana e per  le scuole di Catania  si potranno sospendere le lezioni anche nei giorni 3 e 4 febbraio per la festa  Sant’Agata, che nel 2012 cadrà di domenica,  così pure   per  le scuole di Acireale si potrà fare vacanza durante  i giorni di Carnevale.
I duecento giorni di lezione, dal 15 settembre al   9 giugno, rispettando tutte le festività religiose e laiche, sono assicurati, sperando che gli scioperi, le assemblee sindacali o peggio le “occupazioni”  non  siano così tanti da  non consentire il completamento dei giorni di lezione.
Occorrerà inoltre evitare  il rinnovarsi della negativa tradizione che alla fine di maggio le classi restano quasi vuote, ed anche se formalmente ci sono lezioni, di fatto i ragazzi non vengono ed è un “tempo scuola” non fruito.
La regola che sembra prendere nuova vitalità è “studiare poco e apprendere molto”  Diminuiscono, infatti, le ore di lezione di alcune materie e sarà un compito non facile per i docenti svolgere ugualmente il programma, applicando la metodologia della “didattica breve”, per un insegnamento ed apprendimento  efficace, puntando sui contenuti “essenziali” e sulle metodologie di apprendimento.
L’ora di lezione di sessanta minuti, se ben organizzata, diventa produttiva. Risulta vana ed insufficiente se  si perdono diversi minuti per l’appello,  le giustificazioni, le circolari, gli avvisi, le polemiche, le visite dei colleghi e dei bidelli, quando non arrivano anche le telefonate al cellulare, che in classe non si dovrebbe usare.
Il tempo che passa non ritorna più ed al poco insegnamento impartito corrisponde lo scarso apprendimento degli studenti. Il metodo didattico del “cooperative learning” ad esempio,   prevede la spiegazione orale concentrata in quindici minuti ed il resto del tempo viene dedicato alla riflessione personale, al lavoro individuale e di coppia, alla socializzazione degli apprendimenti in piccoli gruppi di quattro studenti, nei quali ciascun componente ha un compito ed una funzione . E’ stato dimostrato che tale  metodo produce apprendimento diventa efficace e lo studente, attraverso il  cooperative learning”  mette in atto ed esercita tutte le competenze che la scuola intende far acquisire nell’arco della formazione scolastica: pensare,  parlare, leggere, scrivere, comunicare, ascoltare, socializzare, rispettare le idee degli altri e acquisire non solo nuove conoscenze, ma ancor più nuove competenze.


Giuseppe Adernò
gi.ad@tiscali.it







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-243815.html