A ciascuno il suo olocausto. Sui docenti della scuola statale italiana si sta adoperando una campagna diffamatoria adottata dai nazisti per gli ebrei
Data: Sabato, 20 agosto 2011 ore 17:11:51 CEST Argomento: Rassegna stampa
Rischio il
politicamente scorretto del confronto ma penso che sui docenti della
scuola statale italiana si stia adoperando da anni , e negli ultimi
anni di più, la stesso tipo di campagna diffamatoria adottata dai
nazisti per gli ebrei: prima lo sfottò, poi la diffusione degli
stereotipi, poi i proclami e gli slogan di accuse e denigrazioni, poi
l'assunzione di "colpevolezza assoluta per ogni rovina" in modo da
renderli invisi alla pubblica opinione e, infine, la soluzione finale:
indebolimento ed eliminazione.
Come se il fine primario della scuola non fosse la scuola
medesima, e cioè l'istruzione degli italiani tutti, bensi premiare o
punire la classe di lavoratori che vi presta servizio. Il problema è
che non si elimina il cattivo servizio, se di questo si tratta,
eliminando il servizio bensi adoperandosi per migliorarlo. Anche perchè
la scuola statale non la puoi eliminare, sarebbe
incostituzionale...almeno...o no?
Simile è anche l’incapacità del corpo docente di ribellarsi in modo
unito e compatto. Con una identica e pericolosissima propensione
all’autocolpevolezza.
- “Siete troppi”
- “Non sapete fare il vostro mestiere”
- “Avete due mesi di Vacanze (non ferie, “vacanze”)
- “Siete carichi di privilegi.
Ma saperne di più e in modo approfondito e scevro da stereotipi è una
fatica (immane!!! ) che gli italiani, anche i più illuminati, si
rifiutano di fare.
I capponi di Renzo amano disquisire (inutilmente) su ogni cosa, ma
avere la curiosità di approfondire (in modo proficuo) non conviene a
nessuno.
Adopero la mia pazienza di docente per infilarvi per endovena qualche
dato necessario.
E dunque:
- Troppi rispetto a cosa e a quanti alunni? La legge italiana (anzi,
ben due leggi italiane lo stabiliscono, antincendio e sicurezza)
stabilisce un numero massimo di alunni, 24 a insegnante, per essere
sfollati da un ‘aula in caso di necessità (più frequente di quanto si
immagini, date le condizioni disperate del 65% degli edifici italiani).
Per effettuare il “taglio dei docenti” su cui anche tu che leggi in
fondo hai assentito, hanno infilato tuo figlio in una classe con fino a
40 (40!!) compagnetti. Comincia a pregare, tu mamma che leggi, che non
accada nulla. Noi rischieremo la vita per portarli tutti in salvo..ma
40…è matematicamente impossibile, oltre che, come dire? Illegale? Che
ti corra un brivido sulla schiena mi pare anche comprensibile, noi ce
lo abbiamo tutti i giorni.
- Non sappiamo fare il nostro mestiere: chiediamo da decenni
l’applicazione della obbligatorietà della formazione in servizio
obbligatoria e frequente. Ma questo, elementare Watson, costa. Non
sappiamo fare il nostro mestiere. In un ora con 40 ragazzini arrivi a
stento a fare l’appello, regolarizzare le assenze e le giustificazioni
e aprire un libro.
- Vacanze. Si chiamano ferie e sono 32 gg come per tutti i dipendenti
statali: fino al 26 luglio io ero a scuola e rientro il 1 settembre.
Inoltre, se analizziamo i dati presenti nel sito della ragioneria dello
Stato, riguardanti i giorni di permesso o malattia oltre le ferie
richiesti dalle varie categorie troviamo: dipendenti di enti (tipo
INPS, Inail,..) oltre 70 gg richiesti, personale medico (infermieri e
medici) 58 gg, impiego privato : 15 gg, classe docente: 14 gg. I giorni
di permessi richiesti dai docenti sono addirittura inferiori a quelli
dell’impiego privato. Sommate ai “eventuali” 60 gg di “vacanze” e fate
la classifica. Altra cosa: io lavorerei pure il giorno di Natale. E
così tanti miei colleghi. Ma non avreste i soldi per pagarci. Siamo
personale laureato e specializzato inquadrato con qualifica da
“funzionario dello stato” e pagato invece come una categoria al di
sotto di quella base. E dunque, per cortesia, non dite nulla. Vi
denuncio per calunnia ai danni di pubblico ufficiale. Questo siamo.
- Siete carichi di privilegi. Ad esempio quello di essere la categoria
di lavoratori (e non lo sappiamo nemmeno) oggetti in misura tripla
delle altre categorie di lavoro, a rischi di patologia psichiatrica e
oncologica. Che meraviglia. La cosa traspare in una piccola noticina
del testo unico 81 sulla salute dei lavoratori, dove si prevede il
monitoraggio obbligatorio del cosiddetto “burnout del docente”. Voi lo
sapevate? Ci sono dunque prove, dati e statistiche per la dichiarazione
a norma di legge dell’insegnamento come lavoro “altamente usurante”. Ma
giusto perché abbiamo tra le mani i vostri figli…non per altro. E ciò
vale sia per le scuole statali che per le scuole non statali.
Significherebbe l'impossibilità di lavorare in certe condizioni (classi
affollate, edifici malsani e non sicuri...) ma , soprattutto, il
divieto di innalzamento dell'età pensionabile. Tabù, per carità. Da non
prendere nemmeno in considerazione: non abbiamo come sostenerli questi
costi. Anche se sarà più arduo reggere il costo dell'ignoranza, a
breve. Però, di grazia, almeno state zitti.
La conclusione è: secondo voi tutto ciò si ripercuote di più sulla
classe docente o sui vostri figli e sulla loro istruzione?
E questo è il vero quesito-antistereotipo che andrebbe fatto.
Perché il vero Olocausto riguarderà la mente dei vostri figli.
Non quelli privilegiati dei licei (la "classe imperfetta perchè poco
studiosa" di cui parla la Mastrocola nel suo libro d’elite), ma i figli
degli italiani, la "stupida" maggioranza che tale deve rigorosamente
rimanere per alimentare questo sistema di illegalità diffuse: quelli
delle sterminate periferie, delle medie, delle elementari, delle scuole
professionali..quando le fanno.
Quelli che li rivotano insomma, i loro Kapò.
Mila Spicola
Ps: ho scritto questo post presa dalla rabbia furibonda nell’analizzare
i dati delle propagandate e strombazzate immissioni in ruolo di
quest’anno. I numeri: 67.000 immissioni in tre anni, in queste i
docenti sono circa 30.000 in 3 anni, cioè 10.000 in un anno. Non
coprono nemmeno i pensionamenti. Per dire: Fioroni nel 2007 ne immise
in ruolo 85.000.
10.000 a fronte di 85.000.
I numeri: decimati, eliminati, gasati, dissolti 75.000 docenti in un
anno. Che bella economia di scala. Ma tanto chi paga? I nostri figli, e
loro non hanno certo la misura di ciò che gli stiamo togliendo.
Soffrire in silenzio please e mettere le scarpe e i lacci separati
lungo la parete a destra prima di entrare nel camerone delle
docce.
Schule macht frei.
Poi non dite che "non ne sapevate nulla" però (da l'Unità di
Mila Spicola)
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