Il taglio indiscriminato dei posti previsti dall'Ufficio regionale scolastico rischia di non garantire nemmeno l'apertura delle scuole. A farne le spese sono principalmente i piccoli comuni dei Nebrodi e delle isole messinesi. Come spiegato nel corso di una conferenza stampa coordinata dai presidi Gianfranco Rosso,Eliana Romano,Rosario Abbate e Sara Inguanta,convocata alla Provincia regionale da un gruppo di dirigenti scolastici e dal segretario generale della Flc Cgil di Messina, Graziamaria Pistorino.
La Sicilia
a settembre avrà 1584 unità in meno di personale ausiliario tecnico amministrativo (Ata). Il 25% dei tagli è prevista in provincia di Messina con 394 unità in meno suddivisi in 296 collaboratori scolastici (ex bidelli), 87 assistenti amministrati (impiegati nelle segreterie) e 11 assistenti tecnici (destinati ai laboratori).
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