Scuola & disabilità, come resistere ai tagli in 10 mosse
Data: Mercoledì, 17 agosto 2011 ore 06:59:12 CEST
Argomento: Rassegna stampa


L'anno scolastico appena concluso è stato un anno in cui le associazioni delle persone con disabilità sono state costrette a mettersi in trincea per resistere ai tagli che stanno riducendo fortemente, in modo diretto e indiretto, la qualità dell'inclusione scolastica, anche con riguardo a diritti conquistati e ritenuti ormai non più discutibili. Si cercherà di darne documentazione qui di seguito.            
 1.    Formazione nuove classi
 Le prime avvisaglie si sono avute all'apertura delle scuole quando si sono notate numerose classi composte da un numero eccessivo di alunni, anche con disabilità, in palese violazione dei tetti massimi fissati dal dpr n. 81/09. A nulla sono valse le proteste e si è cominciato a rivolgersi ai Tar anche per questo aspetto; così all'inizio dell'anno a Bari i genitori di una classe prima di un liceo che era stata smembrata, disseminando gli alunni in altre prime per risparmiare, si sono rivolti al Tar Puglia che ha immediatamente - con ordinanza presidenziale - confermata la sospensiva, ordinato la ricomposizione della classe sin dal primo giorno di scuola e poi deciso con sentenza n. 00783 , depositata il 25 maggio, la conferma della sospensiva che era stata già consolidata dal Consiglio di Stato, rigettando il ricorso del ministero dell'Istruzione. L'esempio è stato seguito dal Tar Lazio con una sentenza dell'11 aprile 2011, stavolta espressamente per una classe con più di 20 alunni di cui uno con disabilità. Malgrado la sentenza della Corte Costituzionale n. 80/10 sul ripristino del diritto alle deroghe per le ore di sostegno, recepita legislativamente dalla legge n. 122/10 (art. 9), gli Uffici scolastici regionali hanno rifiutato in moltissimi casi, le ore in più richieste, costringendo le famiglie e le associazioni a promuovere numerosi ricorsi al Tar, nei quali il Miur è stato sempre soccombente, con obbligo di rifusione delle spese e risarcimento dei danni anche non patrimoniali.
2. I tagli della Finanziaria per il 2011
La Finanziaria per il 2011, malgrado numerose ragionevoli richieste delle associazioni, dell'Anci, Upi e Conferenza Stato-Regioni, ha operato fortissimi tagli ai finanziamenti agli enti locali, riducendo di molto la quantità e la qualità dei servizi di assistenza scolastica, di trasporto gratuito e di assegnazione di ausili e sussidi agli alunni con disabilità. Le associazioni aderenti a Fish e Fand hanno organizzato una manifestazione di protesta pubblica in piazza Montecitorio assieme a un cartello di associazioni "I diritti alzano la voce" e col sostegno del Forum del terzo Settore. Comunque anche in questi casi per ottenere la realizzazione dei diritti è stato necessario rivolgersi ai Tar.
3. Nuove procedure per l'accertamento dell'handicap
La legge n.102/09 ha stabilito che tutti gli accertamenti, compreso quello per l'handicap ai fini scolastici, a decorrere dal primo gennaio 2010 debbono essere effettuati con la presenza di un medico dell'Inps e la domanda va inviata via internet. Pertanto per le iscrizioni all'anno scolastico 2011/12 ( entro gennaio 2011), in mancanza di chiarimenti del Miur, le famiglie hanno avuto grandi problemi, talora con gravi ritardi per l'ottenimento delle certificazioni e quindi per la richiesta delle ore di sostegno.
4. Circolare n. 21 sugli organici di diritto
L'11 Marzo il Miur ha trasmesso il decreto interministeriale sugli organici di diritto, in cui si ribadiva l'obbligo del rispetto del tetto massimo di 20/22 alunni nelle prime classi in presenza di un alunno con disabilità. L'Ufficio scolastico della Lombardia, per essere più realista del re ha diramato una circolare con la quale si diceva ai dirigenti, in modo palese, di non tener conto di tali parametri ma di formare in organico di diritto classi con 27/28 alunni, che non sarebbero più state modificate in organico di fatto. Le associazioni aderenti a Ledha, federazione lombarda aderente alla Fish hanno duramente protestato e il provvedimento illegittimo è stato ritirato dietro intervento del Miur.
5. Circolare n. 63 sugli organici di fatto
Il 13 Luglio il Miur ha emanato la circolare n. 63 recante le norme sugli organici di fatto, anticipando di due giorni la pubblicazione della legge n. 122/11, di cui riporta l'art. 19 (comma 11). Su tale articolo c'e stato un duro braccio di ferro sommerso fra le associazioni e il governo. Infatti una precedente bozza recava un comma col quale si abrogava l'art. 5 (comma 2) del dpr n. 81/09 che fissa il tetto di 20 alunni per la formazione di classi con alunni con disabilità. Dopo la reazione ferma delle associazioni aderenti alla Fish, il comma è scomparso dal testo definitivo.
6. Restrizioni ai permessi parentali
L'articolo 23 della legge-delega n. 183/11 ha reso più difficoltosa la fruizione dei permessi per i genitori di minori con disabilità, di cui all'art. 33 (legge n. 104/92); le norme in dettaglio si leggono sul decreto legislativo n. 119/11. La Fish ha cercato di rendere più ragionevoli tali norme riuscendovi solo in piccola parte.
7. La manovra correttiva di luglio
La legge n. 111/11 ha proceduto a ulteriori tagli alla spesa pubblica anche nel campo della scuola pubblica. L'articolo 19 (comma 11), oltre a quanto detto sopra, ha evidenziato l'obbligo anche dei docenti curricolari di prendersi in carico il progetto d'inclusione; anzi prevede una priorità nell'allocazione dei fondi per la formazione a loro favore; però non si prevede l'obbligatorietà dei corsi di formazione; se ciò voleva favorire una riduzione di richieste di ore di sostegno, motivata da una maggiore formazione dei docenti curricolari, tale strategia, come hanno precisato le associazioni, è perdente poiché saranno assai pochi i docenti curricolari che aderiranno a tale proposta ministeriale e quindi la necessità di ore di sostegno in più, specie in presenza di classi superaffollate, permane.
8. Disegno di legge di riforma dell'assistenza
Contemporaneamente alla legge correttiva della manovra finanziaria, il governo ha approvato un disegno di legge sulla riforma dell'assistenza alle persone con disabilità, in cui si prevedono forti tagli alle agevolazioni fiscali, e forse anche alle indennità di accompagnamento. Fish, Fand e le associazioni aderenti, come ad esempio l'Anffas, sono già in stato di mobilitazione per avviare manifestazioni, convegni giuridici e proposte emendative, sperando di arginare i sicuri danni che graveranno proprio sulle persone in situazione di maggiore gravità.
9. Respinti due tentativi di arretramento
In giugno e luglio alcuni parlamentari di maggioranza hanno presentato sia alla Camera che al Senato una proposta di legge tendente a privatizzare il sostegno, affidandolo a soggetti estranei alla scuola che lo svolgerebbero con donazioni di privati compresi i genitori. Le associazioni si sono immediatamente mobilitate, poiché ciò avrebbe significato una palese rinuncia della scuola pubblica a gestire un servizio che è un " livello essenziale" ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione e deve quindi essere egualmente assicurato su tutto il territorio nazionale. Con la privatizzazione invece si avrebbe avuto più sostegno laddove vi fossero state maggiori donazioni, creando una palese disparità di trattamento. Il sottosegretario Pizza, in occasione di un incontro ufficiale con Fish e Fand, appositamente richiesto, ha dichiarato che il governo disconosce tale iniziativa parlamentare anche se proveniente da ambienti di maggioranza. Altra azione di contenimento è stata svolta a proposito di una proposta di legge sui sordi, nella quale si voleva riconoscere il linguaggio mimico gestuale, ribattezzato Lis, come "lingua di una minoranza linguistica, costituzionalmente garantita ai sensi dell'articolo 6 della Costituzione". A parte il costo imprevedibile di un tale riconoscimento (interpreti gestuali in tutti gli uffici pubblici statali , regionali e degli enti locali), si sarebbe realizzata una manovra antinclusiva, dal momento che i sordi ormai possono, se protesizzati e riabilitati per tempo con la logopedia, parlare e sentire senza bisogno della "protesi umana" dell'interprete gestuale. La proposta era passata al Senato; ma alla Camera le associazioni, specie la Fiadda, sono riuscite a far eliminare il riferimento all'articolo 6 della Costituzione e il termine "lingua dei segni" dall'intitolazione della legge.
10. Gli argini degli Osservatori
Un argine per resistere ulteriormente e forse per ripassare al contrattacco nel recupero dei valori dell'inclusione si è avuto con la costituzione, presso il ministero delle Politiche Sociali dell'Osservatorio che dovrà effettuare il monitoraggio circa il rispetto della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata con legge n. 18/09, da parte delle norme e della prassi italiane. Anche la ricostituzione dell'Osservatorio scolastico presso il Miur, prevista per metà settembre, può giovare a rilanciare l'attenzione della politica sulla qualità dell'inclusione scolastica con beneficio per tutti gli alunni italiani e il miglioramento del servizio pubblico di istruzione.
  (da http://www.superabile.it  di Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale Fish)

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