Assunzioni, con quali vecchie graduatorie? L’Anief fa pressing sul Ministero
Data: Domenica, 14 agosto 2011 ore 08:14:28 CEST Argomento: Rassegna stampa
A
pochi giorni dalle convocazioni per le immissioni in ruolo, da
concludersi entro il 31 agosto, ancora non è chiaro se le 10.000
assunzioni di nuovi insegnanti (su complessive 30.000) verranno
realizzate sulle graduatorie comprendenti tutte i docenti in “coda” o
solo quelli che non hanno vinto il ricorso per un’operazione ritenuta
nelle aule dei Tribunali priva di presupposti giuridici. La questione
non è da poco perché solo i legali dell’Anief hanno curato gli
interessi di almeno 3.000
ricorrenti.
Secondo una durissima nota della stessa associazione sindacale
siciliana, con iscritti però in tutta la Penisola, “l’amministrazione
dietro la scusa della giurisdizione del giudice ordinario sta di fatto
eludendo il giudicato formatosi alla luce della sentenze della Consulta
e del Consiglio di Stato lasciando gli aventi diritto fuori dalle
graduatorie pettinate. In pratica, Il Governo, per volontà di un
partito politico (la Lega Nord ndr), decide chi deve entrare di ruolo
al posto degli aspiranti legittimi salvo poi confrontarsi con la
magistratura”. In effetti, l’Anief era riuscita a inserire a pettine
almeno 3.000 ricorrenti nelle vecchie graduatorie secondo il loro
punteggio nel rispetto del principio meritocratico, e aveva deciso di
continuare il contenzioso al giudice del lavoro per gli altri
ricorrenti non ancora inseriti. “Nel frattempo, già due procuratori
generali della corte dei conti dell’Umbria e del Piemonte – incalza
l'Anief - avevano richiesto al sindacato la documentazione
relativa alla denuncia presentata di cattiva amministrazione della cosa
pubblica”.
A questo punto, a pochi giorni dalle prossime immissioni in ruolo,
l’Anief rincara la dose e chiede agli stessi procuratori generali “di
impedire un ingeneroso sperpero di denaro pubblico nell’attribuire
posti di lavoro nell’amministrazione ai non aventi diritto”. Ma non
solo: “diffida i direttori scolastici regionali e la direzione generale
(a cui sarò rinnovato l’invio di tutti gli elenchi) dal non inserire a
pettine prima delle prossime immissioni in ruolo retrodatate per l’a.s.
2010-2011 tutti i ricorrenti al tribunale amministrativo anche non
commissariati e dal non conferire gli incarichi legittimi, e risponde
alle richieste della Corte dei Conti chiedendo giustizia nella
rivelazione dei reati penali e delle responsabilità contabili rispetto
alla presunta elusione con un intervento deciso – conclude il sindacato
guidato da Marcello Pacifico - sulla legittimità delle operazioni da
porre in essere al di là dei piaceri del politico di turno”.
La situazione, insomma, è davvero ingarbugliata. Senza entrare nel
merito delle questioni giuridiche, l’impressione è che alla fine coloro
che hanno vinto i ricorsi dovrebbero essere accontentati ed essere
posizione a “pettine”. Per i precari aspiranti al ruolo del Nord non
sarebbe una sconfitta totale: rimarrebbero, infatti, altri 7.000 posti
da assegnare attraverso le graduatorie a loro più favorevoli.
(di A.G. da LaTecnicaDellaScuola)
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