Proposta di legge da sottoporre all’attenzione del ministro del MIUR Mariastella Gelmini.
Data: Giovedì, 11 agosto 2011 ore 22:30:39 CEST Argomento: Normativa Utile
Proposta di legge da sottoporre all’attenzione del ministro del
MIUR Mariastella Gelmini.
Visto il D P R 31 maggio 1974, n. 416 (GU 13
settembre 1974, n. 239), integrato dalla Legge 14 gennaio 1975 n.
1, Legge 11 ottobre 1977 n. 748, Legge 14 agosto 1982, n. 582 ora in D
L 16 aprile 1994, n. 297(Testo Unico) “Istituzione e riordinamento di
organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed
artistica”,
il sottoscritto
propone, senza alcun onere per lo Stato, la seguente legge di modifica scolastica:
Oggetto: Elezione diretta dei
Dirigenti Scolastici.
Articolo 1.
In tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado si procede
all’elezione diretta del Dirigente Scolastico, ogni tre anni entro il
mese di giugno. Sono elettori attivi e passivi tutti i membri del
Collegio dei docenti. All’elezione del DS, partecipa in modo soltanto
attivo la componenti genitori, ATA e alunni del Consiglio di
Istituto e la componente genitori membri dei Consigli di Classe.
Articolo 2.
1.Il DS, regolarmente eletto, entra in carica a partire dal 1°
settembre successivo all’elezione e dura in carica tre anni con
possibilità di essere rieletto subito dopo per un secondo
mandato. Al termine del sessennio, però, non può essere
rieletto e deve aspettare un triennio per essere rieleggibile.
2. Nei mesi che precedono l’insediamento del nuovo DS ci deve essere il
periodo di collaborazione e compresenza con il preside uscente.
Articolo 3.
La funzione giuridica del Dirigente Scolastico resta regolata dalle
norme della legislazione scolastica attuale e il compenso economico è
quello previsto dall’ultimo CCNL.
Giovanni Prof
Sicali
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Eliminiamo
gli sprechi nell’Istruzione, iniziando dai concorsi costosi. Eleggiamo
i Presidi pro-tempore.
Quando nel 1974 furono approvati i Decreti Delegati, tutti osannarono
l’entrata della democrazia a scuola. Difatti, all’interno degli
Istituti scolastici, nacquero gli Organi Collegiali i cui
componenti (tranne per il Collegio dei Docenti) vengono eletti per
votazione. Eleggere è meglio che concorrere e nominare. E si risparmia.
Torniamo perciò con coraggio allo spirito dei Decreti Delegati
miglioriamoli.
Nella repubblica democratica italiana
esiste l’elezione diretta
per esempio dei sindaci, i presidenti delle province, i governatori
delle regioni; c’è l’elezione indiretta
ad esempio del Presidente della Repubblica, dei deputati e
senatori; ci sono sistemi di nomina
come per il capo del governo, dei ministri, Prefetti, Csa,
direttori URS; e ci sono i concorsi
per accedere alla pubblica amministrazione.
Attualmente i Dirigenti Scolastici
devono superare un concorso per diventare insegnanti statali, come
tutti i colleghi e successivamente concorrere per accedere alla
presidenza di un Istituto. Tutto questo con notevole onere per lo
Stato. Occorreranno 47 milioni di euro per il prossimo concorso a quiz
per i circa 200.000 aspiranti DS solo per essere ammessi alla seconda
fase delle due prove scritte!
Chi
può avere paura dell’elezione dei Presidi, quando viene eletto persino
il Papa!... Nella Chiesa delle origini il Papa veniva eletto con
il concorso del clero e della comunità romana. Poi nel secondo
millennio l'elettorato attivo venne riservato ai cardinali-vescovi. E
si tratta del vicario di Cristo in Terra, eletto a vita!
Morto
un Papa se ne fa un altro. Tante scuole, invece, restano per anni prive
di presidi per tanti motivi burocratici.
Che rischio corriamo ad eleggere un DS
pro-tempore? Uno solo: rischiamo di fare funzionare meglio le scuole
italiane.
Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com
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