E ora la ripartizione. Imminente il decreto con i contingenti provinciali dei 67 mila contratti. Attesa per i correttivi
Data: Martedì, 09 agosto 2011 ore 08:39:59 CEST Argomento: Rassegna stampa
È probabilmente
finita la guerra tra Nord e Sud, Tra chi è da tempo in attesa di un
posto fisso nelle vecchie graduatorie del Centro-Nord e chi in quelle
liste vi è arrivato quest'anno dal Sud, sulla scia di punteggi più
sostanziosi e avendo certa la disponibilità di nuove assunzioni proprio
nelle province richieste.
Il ministero dell'istruzione e quello dell'economia hanno alla fine
trovato la quadra: del pacchetto di 30.300 assunzioni di docenti che
saranno fatte, 10 mila riguarderanno le graduatorie non aggiornate,
ovvero quelle valide nel 2010/2011. Così prevede il decreto di
autorizzazione alle immissioni in ruolo firmato la scorsa settimana dai
ministri competenti dell'istruzione, dell'economia e della funzione
pubblica, rispettivamente Mariastella Gelmini, Giulio Tremonti e Renato
Brunetta.
L'attenzione ora è tutta per il decreto che ripartirà il contingente di
posti, 30.300 per i prof e 36 mila per il personale Ata, sul
territorio. Decreto atteso tra oggi e domani. Resta anche da capire
quali correttivi verranno utilizzati per bilanciare le richieste di
alcune regioni rispetto ai vuoti in organico effettivamente
disponibili: è il caso della Sicilia, dove per molte classi di concorso
la disponibilità è pari a zero e che dunque dovrebbe avere poche
centinaia di immissioni. Tornando al decreto interministeriale di
autorizzazione, il comma 2 dell'articolo 1 recita: «Per il 2012/2013 e
il 2013/2014, si prevede l'assunzione nel numero massimo di 22 mila
unità di personale docente ed educativo e di 7 mila unità di personale
Ata, tenendo conto dei pensionamenti e dell'attuazione a regime del
processo di riforma previsto dall'articolo 64 della legge 6 agosto 2008
n. 133». Per la prosecuzione del piano triennale di assunzioni,
previsto dal decreto legge n. 70, sarà dunque necessaria una ulteriore
verifica, ogni anno, «circa la concreta fattibilità del piano nel
rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica».
Sul fronte della retrodatazione al 2010/201 (solo giuridica e non
economica) di 10 mila nomine di nuovi docenti, l'operazione è stata
giustificata dal fatto che si tratterebbe di assunzioni da fare su
posti che erano vacanti già lo scorso anno e che dunque vengono
autorizzate «a completamento della richiesta di assunzioni effettuata»
per il 2010. Ecco le stime sui 10 mila: all'infanzia 1681, 1680 alla
primaria. Alle scuole medie altre 1680, come alle superiori. Per il
sostegno 3243. Dei 20.208 restanti posti sulle graduatorie aggiornate,
4200 dovrebbero andare all'infanzia, 2100 alla primaria, 5500 alle
medie e 4100 alle superiori. Per il sostegno 3600.
E ora cosa accadrà a livello regionale? A ragionare in termini di posti
vacanti, dovrebbe essere la Lombardia a fare man bassa di immissioni in
ruolo: dovrebbe portare a casa il 20% delle assunzioni (ovvero oltre
5.100 docenti e circa 7.500 Ata,). Al secondo posto il Lazio, dove si
prevedono 3.200 nuovi docenti e 3.400 nuovi Ata. Numeri più bassi
riguarderanno le altre regioni, soprattutto quelle del Sud. Si salva la
Campania, dove firmeranno il ruolo 2.600 insegnanti e 3.000 Ata. Per la
Siclia, si parla di 1500. Se per i prof, è necessario un criterio
numerico diverso per ogni classe di concorso, per gli Ata si assumerà
su tutti i posti vacanti, non avendo esuberi. Le operazioni per la
formalizzazione dei contratti vanno ultimate entro fine agosto
(da ItaliaOggi di Alessandra Ricciardi)
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