Liceo Reggio Calabria: polemiche sui 100 e lode? Assessore vicentina venga qui
Data: Domenica, 07 agosto 2011 ore 09:07:05 CEST
Argomento: Rassegna stampa


 ''Non ho dato seguito alla richiesta dell'assessore perché la ritengo una polemica sterile, ma può venire a Reggio Calabria quando vuole. E non perché dobbiamo dare dimostrazioni, anzi sarei felice di ospitarla per mostrare i risultati realizzati. E' questo il nostro modo di risponderle''. Il dirigente scolastico del liceo scientifico 'Leonardo Da Vinci' di Reggio Calabria, Giuseppina Princi, replica con un invito alla polemica alzata dall'assessore provinciale alla pubblica istruzione di Vicenza, Morena Martini, che aveva sollevato dubbi sui venti studenti che hanno ottenuto cento e lode agli esami di maturità del 2010 e chiesto i verbali. (Adnkronos)
''Noi - spiega all'ADNKRONOS la dirigente calabrese - ci confrontiamo in competizioni nazionali con le scuole di tutta Italia e abbiamo rappresentato il Paese nelle finali internazionali. Un nostro studente ha ottenuto la medaglia d'argento alle Olimpiadi di biologia che si sono svolte a luglio a Taiwan, portando lustro a tutta l'Italia''.
Un altro ragazzo del 'Da Vinci' a settembre volerà in Kazakistan per partecipare alla finale delle Olimpiadi di astronomia, la cui selezione nazionale si è svolta proprio nel liceo reggino, che ha strappato la sede a un istituto di Torino. Se l'assessore provinciale vicentina poneva un dubbio sulla ''manica larga'' in fatto di assegnazione di voti dei docenti reggini rispetto a quelli settentrionali, i risultati dei ragazzi nelle competizioni scientifiche internazionali dimostrano che il dato non è sempre soggettivo. La dirigente Princi spiega che anche nella scuola per il giudizio sulle performance degli studenti vengono seguiti ''criteri oggettivi, decisi a livello collegiale, come la capacità critica e la capacità logica, la capacità di fare collegamenti interdisciplinari e così via''. Qual è il segreto della scuola? ''E' il risultato lusinghiero di un lavoro di gruppo che lavora con impegno e abnegazione - spiega Giuseppina Princi - sia il corpo docente, sia il personale Ata, e le famiglie che seguono da vicino i loro ragazzi. Questi ragazzi antepongono lo studio ad altro, e vi si dedicano con impegno e sacrificio''.
La scuola aiuta anche i ragazzi con difficoltà, promuovendo corsi differenziati nelle ore pomeridiane ''per dare l'opportunità di recuperare le lacune e non appiattire il livello complessivo delle classi'' dice ancora la dirigente. E ha fatto ancora di più. Quest'anno è andata a reperire i dati degli studenti già laureati seguendoli anche nel percorso universitario. ''Tutti - spiega Giuseppina Princi - hanno superato gli esami alla Bocconi di Milano o alla Normale di Pisa, e alla Sapienza di Roma. E nel loro percorso accademico continuano ad avere ottimi risultati''. Quest'anno altri venti studenti si sono diplomati con cento e lode. Su un totale di 380 maturandi è una cifra proporzionata. Le parole che riassumono l'offerta formativa nel complesso è ''serietà e impegno''. Sarà questo a invogliare i genitori a iscrivere i loro figli al liceo scientifico 'Da Vinci'. Quest'anno si è registrato un vero boom delle iscrizioni, con 450 alunni che si aggiungeranno ai 1800 che già frequentano l'istituto.
Replica all'assessore vicentino anche il collega calabrese. ''La Magna Grecia è stata la culla della civiltà. Storicamente le università antiche del Sud, da Napoli a Messina, hanno sfornato le migliori intelligenze, ed è nato qui quel grande filosofo che è Tommaso Campanella'', ha sottolineato l'assessore comunale alla Pubblica Istruzione di Reggio Calabria, Vincenzo Nociti invitando la collega a fare visita a Reggio Calabria. ''Si renderebbe conto - ha concluso - delle bellezze, delle intelligenze e della qualità delle risorse che abbiamo''.
''Il reggino è un territorio - ha voluto rimarcare il presidente dell'Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa - che, come in passato, continua a dare i natali a persone di straordinaria intelligenza nonostante gli abitanti di questa terra, rispetto agli italiani del Nord, oggi giorno, sono costretti a fare i conti con gli atavici problemi nati con lo Stato unitario''. ''In un mondo in cui la vita sociale, politica, culturale è diventata un continuo conflitto, anche all'interno delle piccole comunità - ha inoltre osservato - le cose positive sono guardate con sospetto, mentre gli episodi che disaggregano, come la criminalità organizzata o lo smembramento della famiglia, rappresentano quasi un collante per quanti vivono nell'ambito di uno stesso Paese''.


 redazione@aetnanet.org






Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-243577.html