Il Pd Bachelet ha presentato un'interrogazione al ministro Gelmini: faccia un concorso per giovani prof.
Data: Venerdì, 05 agosto 2011 ore 18:15:54 CEST Argomento: Rassegna stampa
Lo scorso 1
agosto il deputato del Pd Giovanni Bachelet ha presentato come primo
firmatario una interrogazione rivolta al ministro dell’Istruzione
Mariastella Gelmini per sapere se “data l’assenza di nuove modalità di
reclutamento, il Ministro intenda almeno, secondo la legge vigente,
bandire concorsi che, sulla base del merito e di un adeguato
contingente di posti, consentano tanto ai migliori insegnanti già in
graduatoria di accelerare il proprio ingresso negli organici, quanto ai
migliori laureati degli ultimi anni, conseguita la nuova abilitazione,
di giocare le proprie
opportunità”.
Il parlamentare, che è anche presidente del Forum politiche
dell’istruzione del Pd, ricorda le principali tappe del percorso che ha
condotto all'attual e impossibilità di accedere all'insegnamento:
- la soppressione delle SSIS (giugno 2008);
- i ripetuti rinvii del nuovo sistema di abilitazione all’insegnamento;
- i due anni di attesa del nuovo regolamento sulla formazione iniziale,
in vigore dal febbraio 2011 ma ancora non operativo;
- le varie comunicazioni (tra loro in parte contraddittorie) con le
quali il Ministro ha invitato le università a istituire fin dall’anno
accademico 2011-2012 le lauree magistrali previste dal regolamento;
- il fatto che il Miur non abbia ancora dato notizia dei criteri con i
quali sarà determinato il contingente di posti da mettere a
disposizione del nuovo sistema formativo;
- i modesti fabbisogni di nuovi insegnanti comunicati nelle settimane
scorse dagli uffici scolastici regionali alle università per i tre anni
scolastici dal 2012-2013 al 2014-15, dati secondo i quali risulta che
in alcune classi di concorso come materie letterarie nella scuola
secondaria di 1 grado il fabbisogno sarebbe addirittura nullo in tutta
Italia;
- l’incongruenza di fabbisogni così modesti con gli oltre 100 mila
incarichi a tempo determinato conferiti nel 2010-2011;
- il fatto che dopo tre anni di annunci (ultimo il 24 luglio 2011) il
provvedimento ministeriale sulle nuove modalità di reclutamento che la
legge delega coordinava con la nuova formazione iniziale non abbia
ancora visto la luce;
- la mancata attivazione del tirocinio formativo attivo, che nel regime
transitorio offrirebbe almeno una prima opportunità di abilitazione a
chiunque si sia laureato dal 2007 in poi.
Ma la legge tuttora vigente, fa presente Bachelet, dispone che metà dei
posti disponibili per il reclutamento degli insegnanti sia assegnato
sulla base delle graduatorie permanenti (ora a esaurimento) e l’altra
metà per pubblico concorso (non banditi da più di dieci anni), aperto
ai neolaureati a partire dal 2008. Perché dunque non attivare
urgentemente almeno i concorsi, visto che la legge lo consente?
(da http://www.vita.it)
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