L’Asasi saluta il nuovo direttore regionale Maria Luisa Altomonte ed augura “Duc in altum”
Data: Venerdì, 05 agosto 2011 ore 07:35:20 CEST Argomento: Redazione
L’ASASI,
associazione delle scuole autonome della Sicilia, porge un
doveroso saluto di accoglienza e di benvenuto al nuovo direttore,
dott.ssa Maria Luisa Altomonte
che, da dirigente all’Ufficio IV dell’USR dell’Emilia
Romagna, vincitore di concorso, comincia il suo primo servizio di
direttore generale regionale nella nostra Regione.
La calda estate, l’azzurro del mare, il fuoco dell’Etna, il dolce clima
delle isole che attraggono tanti turisti ed anche i profughi, fanno da
cornice al messaggio di “benvenuto” nella scuola siciliana, che adesso
ha la sua guida stabile per alcuni anni.
L’Ufficio Scolastico regionale della Sicilia, dopo il pensionamento del
direttore Guido Di Stefano nel mese di novembre è stato diretto per
alcuni mesi dal vice direttore Giuseppe Italia, il quale , andando in
pensione a marzo anch’egli ha lasciato l’incarico, assunto fino a
luglio dal provveditore di Palermo, Gianni Leone, al quale va il
nostro grazie per quanto ha realizzato in questi mesi e per lo stile di
cooperazione che ha saputo instaurare e sollecitare.
L’ASASI , rete di oltre 200 scuole associate, opera in sinergia
nell’attuazione dell’autonomia scolastica e promuove iniziative,
convegni, seminari di studio e di formazione per favorire tra i
dirigenti la cultura dell’autonomia scolastica, in vista di una
efficace qualità del servizio scolastico che insieme alla cultura della
legalità , alla responsabilità individuale, alla valutazione del
servizio scolastico, costituiscono i nostri primari obiettivi.
Siamo certi che tali temi certamente troveranno la Sua piena
condivisione e valorizzazione, non solo come enunciati teorici, ma come
concrete azioni di servizio e di presenza nella scuola siciliana,
Nel suo messaggio di saluto fa riferimento alla legalità e alla
trasparenza e noi siamo al suo fianco, condividendo le battaglie
che necessariamente occorrerà intraprendere per guidare verso il largo
la scuola siciliana.
“Duc in altum” è il nostro augurio per l’avvio del Suo nuovo mandato
dirigenziale a guida della nostra regione.
Uno dei primi temi caldi ed impellenti da risolvere è certamente la
questione dell’organico, il dimensionamento scolastico, la complessa
vicenda dei 416 dirigenti “congelati” per i quali ” prima
di ferragosto dovrebbe essere presentata la graduatoria, che consentirà
di avviare le procedure della mobilità, pur nel disagio incombente
delle scuole sottodimensionate da assegnare in “reggenze”
non essendo ancora pronto il piano di dimensionamento regionale ed
essendo imminente l’avvio del nuovo anno scolastico.
Nei prossimi giorni durante l’incontro con l’Assessore regionale
all’Istruzione, prof. Mario Centorrino prenderà diretto
contatto con le cariche istituzionali dell’Isola e gradualmente
entrerà a far parte della grande famiglia siciliana e comincerà a
conoscere la bella scuola siciliana con i suoi tanti problemi, con le
sue molteplici emergenze, con le evidenti precarietà di edilizia e di
sicurezza, ma anche con le sue preziose risorse che sono i
volenterosi ed “eroici” dirigenti che lottano in prima linea sul fronte
dell’impegno scolastico, insieme ai docenti, validi e preziosi
professionisti dell’educazione e dell’impegno civile.
A tale scopo ci permettiamo chiedere di voler fissare un appuntamento
per parlare insieme dei tanti problemi della scuola siciliana che si
presenta a Lei “mal ridotta” dai recenti tagli e certamente
subirà le inevitabili pressioni dei sindaci e amministratori locali, i
quali chiederanno con mille motivazioni il mantenimento dell’autonomia
scolastica anche nei piccoli centri di montagna, di collina, di pianura
.
Prenderà gradualmente conoscenza con i problemi connessi alle
strutture, alle attrezzature e all’organizzazione del servizio
scolastico, molto dissimile dal modello emiliano, dove già da
tempo tutte le scuole del primo grado sono organizzate ad “istituti
comprensivi” e l’edilizia scolastica è assicurata da tempo, così pure
con le richieste di “tempo pieno” che non sempre vengono
accolte.
Le 1.053 scuole siciliane appariranno al nuovo direttore generale
a macchia di leopardo ora come scuole di eccellenza , ora
come scuole in grave situazione di disagio e di limitato
sviluppo.
L’impatto con gli effetti del riordino della scuola secondaria di
secondo grado, i modificati orari di cattedra ed i nuovi
indirizzi, il tempo pieno nella scuola primaria, ed il tempo
prolungato nella secondaria di primo grado, saranno i temi
“caldi” della scuola siciliana, campo di lavoro tutto da
inventare per il nuovo Direttore Regionale, la quale dovrà dare
un’anima ed un volto alla scuola siciliana che cresce per diventare
anche “scuola d’Europa” .
Connessa alla problematica dell’organico è la questione
relativo ai posti di sostegno per i quali occorre intervenire con le
deroghe, a rischio di continuare la complessa procedura dei
ricorsi, sistematicamente vinti dai ricorrenti e quindi costringono
l’Amministrazione in corso d’opera a procedere a nomine integrative ed
aumentare le ore precedentemente assegnate.
Altro punto debole della scuola in Sicilia è la formazione
professionale che naviga nell’alto mare delle proposte regionali,
non ancora ben definite, così pure la tanto attesa legge
regionale del diritto allo studio a garanzia del successo scolastico,
che si infrange ogni giorno sugli scogli della dispersione
scolastica che aumenta e della improduttività dei servizi finora
messi in atto.
Egregio direttore, generale, siamo sicuri che prenderà
atto in poco tempo che la scuola siciliana, nonostante
tutto, funziona ed è ricca di potenzialità che necessitano una guida
sicura ed una progettualità organica nel cammino verso la qualità ed
una veramente “agita” autonomia scolastica.
I fondi europei che finora hanno costituito la principale
fonte di sostentamento all’ordinaria vita scolastica siciliana
nei prossimi anni tenderanno a diminuire ed allora occorre una nuova
politica di sviluppo e di ricerca dei fondi per garantire alle scuole
una vera autonomia , così da poterne garantire il regolare
funzionamento.
Ella è chiamata a gestire un momento delicato e non facile della
scuola, visto anche il perdurare dello stato di instabilità
politica, che passa attraverso un bilancio provvisorio ed una sempre
diffusa precarietà su tutti i fronti..
Auspichiamo che, dopo il necessario rodaggio per conoscere uomini e
cose, possa dare una positiva impronta alla scuola siciliana, che ha
tante potenziali risorse ed è aperta alle innovazioni che
hanno una progettualità definita.
Una delle tante sfide da affrontare è certamente quella della didattica
breve e compatta, efficace ed efficiente, utilizzando al meglio
il tempo scuola, che è stato ridotto dai tagli di organico e di
cattedre, come pure quello della “cultura di rete”, che dovrebbe
innovare lo stile operativo delle scuole, non più in maniera
autoreferenziale, bensì attraverso una cooperazione concreta,
oggi quanto mai indispensabile a causa della riduzione del personale di
Segreteria.
Concentrare e differenziare alcuni servizi tra le scuole e tra gli
Uffici scolastici provinciali sarà certamente una nuova via da
percorrere, che il nuovo direttore regionale certamente sosterrà e
potenzierà.
Mentre a nome dell’ASASI rinnoviamo la piena disponibilità a
collaborare in questa non facile impresa, auguriamo di cuore tanto
coraggio e forza per superare le inevitabili difficoltà e andare sempre
avanti, adottando la politica dei piccoli passi, ma con la fermezza
della meta chiara e definita da raggiungere ed, in attesa di un
incontro insieme al presidente regionale, preside Roberto
Tripodi, per scambiare opinioni e proposte operative, porgo
cordiali saluti.
Roberto Tripodi
Giuseppe Adernò
ASASI Palermo
ASASI Catania
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