La Dirpresidi-Confedir presenta le proprie credenziali al neodirettore dell’USR Sicilia, dott.ssa Maria Luisa Altomonte
Data: Giovedì, 04 agosto 2011 ore 04:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Al neodirettore
dell’USR Sicilia Dott.ssa Maria Luisa Altomonte
Gent.ma dott.ssa Maria Luisa Altomonte
Riscontriamo il cordiale saluto che Ella ha voluto inviare alle scuole
siciliane e alle OO.SS. in occasione del Suo atteso insediamento del 1
agosto, dopo ben nove mesi di ansiosa aspettativa per una vacatio che
in questi mesi tutti abbiamo valutato essere stata penalizzante,
insostenibile e deleteria per tutta la scuola siciliana, rimasta
acefala in presenza di drammatici eventi, auspicando un successo della
Sua azione dirigenziale e mettendo a disposizione Sua tutta la
nostra Organizzazione.
Ella si insedia in un frangente che vede episodi imprevisti di
dimensionamento coatto delle scuole, di mobilità forzosa di dirigenti
scolastici, di sopravvenienza inimmaginabile di reggenze precettate, di
gestione di un gigantesco concorso a preside, di proroghe concesse in
zona cesarini e con le ferie estive dei presidi definitivamente
rovinate.
Nel premettere che Le scrivo in nome e per conto dell’associazione
sindacale Dirpresidi per la quale Le chiedo contestualmente l’accredito
formale ai fini della informazione sindacale, ancorché non
rappresentativa ai fini della contrattazione in quanto è da parecchi
anni che non viene fatto il previsto conteggio delle deleghe all’ARAN;
conteggio che allorquando nei prossimi mesi dovesse essere fatto
riscontrerebbe immediatamente che la Dirpresidi con le sue deleghe
supera abbondantemente, sin dall’ottobre dell’anno scorso il 5% e si
avvicina al 10% e quindi avrà pieno titolo a tutte le prerogative
sindacali, ancorché organicamente incastonata nella CONFEDIR che, come
Ella sa, è la più grande Confederazione di tutta la dirigenza pubblica
(Sanità, Enti Locali e Ministeriali).
Di questo può avere immediata contezza dalla consultazione dei siti web
nazionale e regionali www.dirpresidi.org e collegati.
Ma non vogliamo sottrarci ad entrare, per l’occasione, nel merito
di alcune questioni cruciali per il servizio scolastico della nostra
isola, piena sì di struggenti spettacoli e di splendide cornici, ma
bisognevole di interventi drastici e complessi. Questo penso sia il
senso del reciproco ascolto e condivisione dichiarato nel Suo messaggio.
Siamo consapevoli che la Ella dovrà gestire problemi notevoli e
complessi, spesso imprevisti che, certamente, ne segneranno e
condizioneranno l’azione, indipendentemente dalla Sua volontà.
Per questo non basta l’impegno e l’assoluta integrità morale e
professionale della Sua persona, ma necessita uno sforzo corale di
tutte le istituzioni Siciliane spesso sorde, indifferenti e lente
nell’affrontare i problemi.
Tutti i dirigenti, sia di prima che di seconda fascia, compresi i
dirigenti scolastici, spesso ci troviamo ad operare in un
contesto di scelte che spesso vanno prese in solitudine e nella
incomprensione degli altri. E’ probabile e anche possibile che l’azione
sindacale possa trovare momenti e occasioni di contrasto e anche di
conflitto, ma questo non costituisce remora sulle persone, ancorché
animate da integrità morale, preparazione e competenza.
Ella eredita una vicenda abnorme e incredibile e cioé la gestione del
concorso ordinario dei 416 presidi, cassato ingiustamente e artatamente
in Sicilia dal CGA; abbiamo fatto come Dirpresidi una battaglia, sì di
parte, ma leale e decisa in difesa di un terzo della categoria dei
dirigenti scolastici siciliani che, senza loro colpa, erano stati, e
ancora lo sono, vittime di una azione demagogica anche di una parte
della magistratura isolana, che avremmo voluto avesse trovato in
passato in tutta l’USR Sicilia una ancor più decisa e determinata
solidarietà.
Si era arrivati anche ad un assurdo commissariamento dell’USR che poi,
per fortuna, è stato depotenziato dal Parlamento con l’emanazione della
legge 202. Il MIUR, pur non avendo mai applicato le sentenze
sfavorevoli non si è capito perché, in questo caso, ha avuto un
cedimento rischiando di buttare nel caos tutto il sistema scolastico
siciliano.
I dirigenti delle scuole si sentono e si sono sentiti sempre parte del
MIUR, salvo poi scoprire che la stessa Amministrazione, nei loro
confronti, aveva una considerazione e un atteggiamento diverso e spesso
di distacco, se non di contrapposizione. Questo è un nervo ancora
scoperto che attiene al modo di concepire e impostare i rapporti tra
colleghi dirigenti (sempre ammesso che i colleghi dirigenti
amministrativi del MIUR di seconda fascia si sentano colleghi dei
dirigenti scolastici).
Abbiamo espresso in questi mesi tutta la nostra insoddisfazione per la
firma di un contratto della dirigenza che non ci ha riconosciuto la
perequazione interna ed esterna. Essa muove da un giudizio
politico e sindacale su chi ha voluto, nel decennio passato,
discriminare i dirigenti delle scuole negando loro la stessa
retribuzione di posizione e di risultato percepita per esempio dai
dirigenti tecnici e amministrativi di seconda fascia del MIUR.
Quando abbiamo dissentito sulla richiesta USR di stilare ciascuno per
proprio conto il rinnovo del contratto individuale non
esprimevamo un giudizio personale, bensì una valutazione sindacale sui
ritardi dell’USR Sicilia che non riusciva a istruire e predisporre una
pratica “per mancanza di personale”. Ci dispiace che allora non fummo
capiti nella critica e ancor oggi nonostante una nostra diffida
l’ufficio non riesce a pubblicare sul sito web il file del CIR.
Quando esprimemmo le nostre valutazioni sui criteri e sulle modalità di
gestione delle fasce di complessità, sulla mobilità dei dirigenti
scolastici e sulle questioni connesse, non esercitavamo a cuor leggere
un’azione di contrasto, bensì un nostro diritto di richiedere per la
categoria rappresentata l’innalzamento dei livelli di dignità
professionale e del ruolo. La dignità personale e l’immagine, infatti,
ogni dirigente ce l’ha e la coltiva indipendentemente dal sindacato o
dall’associazione in cui milita; e appartiene al singolo e non può
essere intaccata da nessuno.
Anche la vicenda paradossale del contratto dei pulizieri con le
sommosse dei precari saliti sui tetti delle prefetture e con il
contenzioso giudiziario che ne è scaturito non è stata certo edificante
per la scuola siciliana.
La scuola siciliana é in uno stato di sofferenza pericoloso e
grave; il rapporto di Tuttoscuola ci dice che la Sicilia è
all’ultimo posto nella graduatoria nazionale per la qualità della
scuola; ma i dirigenti scolastici, sino a quando non esauriranno a loro
volta l’entusiasmo, non cederanno alle lusinghe dello sciovinismo e
continueranno a garantire il servizio per il riscatto di questa nostra
martoriata isola.
Ricambiamo dunque il saluto che Lei ha rivolto ai dirigenti scolastici,
un saluto non formale, ma sentito e sincero, altrimenti avremmo
fatto cadere nel vuoto la lettera, come avviene in simili circostanze.
I risultati e l’efficacia sono altra cosa e dipendono da tante altre
variabili spesso aleatorie.
Il presidente regionale della
Sicilia della dirpresidi
Salvatore
Indelicato, ITI Cannizzaro
Catania
s.indelicato@tin.it
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