Ma quanto costa partecipare ai ricorsi Anief per accedere al concorso a Dirigente Scolastico?
Data: Mercoledì, 03 agosto 2011 ore 18:30:00 CEST Argomento: Opinioni
Si parla
ormai da tempo del fatto che intorno al concorso a 2386 posti di
dirigente scolastico si sia innescata una vera e propria corsa alla
formazione professionale, con enti e sindacati di tutte la foggie che
propongono simulazioni di test, percorsi di studio con tanto di vendita
d'innumerevoli testi e manuali, allo scopo di lucrare quanto più
possibile ai danni dei soliti ingenui e smarriti docenti, suddivisi per
tre categorie:
1) dei possessori dei requisiti di partecipazione previsti dal
bando;
2) dei parziali possessori di requisiti;
3) dei non aventi titolo (sempre stando al bando, ovviamente!).
Per queste ultime due tipologie di concorrenti si sono accese le
speranze di partecipazione, quando l'Anief ha dichiarato di voler
intraprendere una serie di iniziative legali appellandosi alle leggi
europee, che senza timore di smentita, dovrebbero valere anche in
Italia (siamo in Europa mi pare, o no?).
Tutto bello e sacrosanto, certo vincere un concorso del genere ambito
da 200.000 o forse più aspiranti, assomiglia un po' a quando ci si
presenta con la schedina compilata dal tabaccaio per giocare al
Superenalotto. Un euro per vincerne 1000.000!
Ma quanto bisogna giocarsi per tentare la fortuna al concorso per
preside? l'Anief in questo comunicato:
http://www.aetnanet.org/catania-scuola-notizie-241403.html
assicura la partecipazione al ricorso con la seguente modalità:
"I ricorsi, riservati agli iscritti ANIEF, sono gratuiti per chi
partecipa al corso di formazione organizzato dal nostro sindacato......
Chi ricorre senza partecipare al corso di formazione pagherà un costo
di adesione al ricorso non superiore a 100 euro."
Vediamo però che a distanza di qualche mese le cose sono cambiate:
chi ha comunicato all'Anief, al tempo del comunicato summenzionato, la
propria intenzione di partecipare al ricorso, si è visto recapitare per
posta elettronica in data 01/08/2011, le seguenti "istruzioni
operative": chi ha partecipato al corso di formazione deve sborsare
ancora 50 euro (anzichè nulla), chi non ha partecipato al corso ben 200
euro (anzichè al massimo 100 euro!).
Successivamente, con un altro comunicato di ieri 02/08/2011, giunge ad
integrazione delle precedenti istruzioni operative, l'annullamento dei
50 euro richiesti agli aventi partecipato al corso di formazione, ma
non si fa cenno alcuno di modificazione degli importi richiesti per
tutti gli altri aspiranti.
Sorge spontaneo porsi una domanda: Cos'è successo? Forse gli avvocati
avevano sbagliato i loro conteggi e il ricorso costerà di più? Oppure
le dichiarazioni iniziali dell'Anief erano un po' come gli specchietti
per le allodole (cercare di convincere il numero maggiore di persone a
partecipare al ricorso (e ad iscriversi al sindacato,) "abbagliandole"
con i suoi bassi costi"?
Altra curiosità, oltre al non indifferente e, a questo punto,
nemmeno più ben definito esborso di denaro, è necessario associarsi
all'Anief se si vuole partecipare al suddetto ricorso!
A parte la dubbia legittimità di questa richiesta, che ancora una
volta evoca strani pensieri relativi alla vera "mission" del sindacato,
alla sua buona fede e, per finire, sulla sua imparzialità, sorge
spontanea un'altra domanda:
ma come fa chi è già associato ad altro sindacato, ad associarsi
all'Anief? Si dissocia da uno e si riassocia ad un altro sindacato con
lo schioccare delle dita, sulla base di dove "soffia i vento"?
Non vorrei che anche i ricorsi come i corsi (di formazione), insomma i
corsi e i ricorsi, siano diventati espedianti per far "cassa",
meccanismi giganteschi di interessi economici che dovrebbero quantomeno
essere tenuti sotto controllo dagli organismi preposti, dato che non
credo che il loro scopo debba essere questo, quanto:
il riconoscimento di diritti acquisiti, i primi; la promozione della
cultura i secondi...!
Mi piacerebbe a questo punto sentire come giustifica l'Anief questi
aumenti delle quote di partecipazione al ricorso, se intende rispettare
le quote di adesione "promesse" e se intende consentire o meno la
partecipazione al ricorso a tutti, indipendentemente dalla volontà
dell'aderente di iscriversi o meno al sindacato!
Daniele Alabiso
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