Il Comune di Catania avvia il dimensionamento delle scuole di base cittadine
Data: Mercoledì, 03 agosto 2011 ore 15:41:01 CEST
Argomento: Redazione


L’assessore  alle politiche scolastiche  del Comune di Catania, prof. Vittorio Virgilio ha incontrato presso il Convitto Nazionale “M.Cutelli”  i dirigenti scolastici della città per esaminare le proposte per un piano di dimensionamento scolastico da mettere in atto  secondo le indicazioni dell’art.19 del D.L. n.98/2011 relativo alla manovra finanziaria. La presenza è stata limitata a una decina di dirigenti data l’obiettiva difficoltà di trovarsi in servizio ad agosto anche se le ferie dei dirigenti scolastici sono irrimediabilmente rovinate dalla manovra finanziaria.
Già in diversi comuni della provincia gli assessori comunali hanno preso in esame la questione per essere pronti all’appello  dell’assessore regionale che il giorno 11 agosto ha convocato un incontro a Palermo  con i rappresentanti dell’USR Sicilia a cominciare dal nuovo direttore regionale Maria Altomonte
L’assessore aveva già con circolare diramato le istruzioni e le procedure da rispettare. In particolare l’assessore Centorrino aveva disposto che gli Enti locali interessati al dimensionamento delle istituzioni scolastiche, i Comuni per la competenza della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, le Province per la competenza del secondo ciclo d'istruzione, sentite le istituzioni scolastiche coinvolte che esprimeranno il proprio parere con delibera del collegio dei docenti e del Consiglio d’istituto, avanzeranno le proprie proposte con apposita delibera di Giunta. Nella stessa delibera di Giunta deve essere attestata l’avvenuta consultazione delle istituzioni scolastiche nonché deve essere espressamente indicata l’eventuale assunzione degli oneri.
Le proposte anzidette devono essere trasmesse dagli Enti locali agli Uffici Scolastici Provinciali  entro la data del 15 settembre 2011.
I Dirigenti degli Uffici Scolastici Provinciali, ognuno per la propria competenza, dopo aver acquisito il parere del Consiglio Scolastico Provinciale, provvederanno alla formulazione del proprio parere su ciascuna  proposta avanzata dagli Enti Locali.
Tutte le proposte  degli Enti locali, corredate dei pareri richiesti, dovranno essere trasmesse dagli Uffici scolastici provinciali  alla scrivente Amministrazione improrogabilmente entro la data del 30 settembre 2011.

Il numero degli alunni che frequentano le scuole di primo grado del comune di Catania è di circa  31.655, che  potrà giustificare la presenza di 32 istituti comprensivi nella città  di circa mille alunni ciascuno.
Alla solerzia dell’assessore che ha coinvolto i dirigenti per formulare proposte condivise ed attuative del “piano di dimensionamento comunale,  partendo dalla proposta strutturata presentata dall’ASASI di Catania, a firma del presidente di Catania, Giuseppe Adernò, nell’animato dibattito è prevalsa la remora di “temporeggiare” ed attendere  settembre, anche per coinvolgere gli organi collegiali.
    Nel corso degli interventi sono state presentate all’Assessore le disponibilità da parte delle associazioni professionali e sindacali rappresentate, oltre che dall’ASASI a far parte del tavolo tecnico per elaborare le proposte concrete di accorpamento degli istituti e per graduare gli interventi , che secondo alcuni dirigenti dovrebbero essere ridotti al minimo indispensabile, mentre secondo altri il piano dovrebbe essere elaborato in maniera tale da garantire continuità e durata negli anni successivi.
 Nel dibattito è riemersa  la questione degli istituti comprensivi che mentre prima venivano proposti con le motivazioni di una valenza di continuità didattica e formativa, oggi vengono “imposti” per ridurre la spesa pubblica.
    La discussione circa l’interpretazione della norma che recita  “gli istituti comprensivi per acquisire l’autonomia devono essere costituiti con almeno 1000 alunni”  ha fatto prevalere la tesi di mantenere istituti anche con settecento –ottocento alunni, proposta che dovrà essere validata dall’Assessorato regionale .
Nei diversi e animati interventi sono stati ribaditi i criteri, già  tutti contemplati nella proposta dell’ASASI e precisamente:
non costituire istituti comprensivi soltanto formali, con qualche classe di scuola elementare o media; tenere  conto della territorialità , quartiere  o  bacino di utenza; elaborare le proposte del piano tenendo conto, ove possibile della ripartizione per “Municipalità” ;
- tener conto delle strutture   di edilizia ed organizzazione scolastica;  garantire la qualità del servizio e quindi una scuola con pochi alunni, avendo anche poco personale e poche risorse, rimane sempre a rischio e non potrà garantire determinati servizi.
Nel piano proposto dell’Asasi   delle future 32 istituzioni scolastiche catanesi: 14 istituti comprensivi rimangono confermati secondo l’attuale organizzazione, gli otto Circoli didattici e  scuole medie dovranno essere trasformate in istituti comprensivi e per alcune scuole sottodimensionate occorre intervenire già dal mese di settembre.
L’assessore convocherà a settembre una commissione di lavoro tenendo conto della dislocazione territoriale e delle tipologie di scuole.
Delle future 32 istituzioni, secondo la proposta dell’Asasi , secondo i numeri degli alunni frequentanti e le attuali scuole,  nella prima municipalità si potranno avere  8 istituzioni scolastiche , 5 nella seconda municipalità , 4 nella terza e nella nona, 3 nella decima, 2 nella  sesta, settima  e ottava ed una sola istituzione nella quarta e  quinta municipalità.
-Asasi





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-243504.html