Per i docenti arriva il decreto della discordia
Data: Mercoledì, 03 agosto 2011 ore 11:59:09 CEST Argomento: Rassegna stampa
Trentamila assunzioni a
tempo indeterminato. E altrettanti docenti precari che riusciranno a
raggiungere un traguardo agognato da tempo. A giorni il ministero della
Pubblica Istruzione dovrebbe fornire le cifre definitive e soprattutto la ripartizione di queste
decine di migliaia di assunzioni, frutto di un accordo raggiunto alcune
settimane fa tra i ministeri della Pubblica Istruzione, della Funzione
pubblica e i sindacati di categoria. Ma a giorni è atteso anche il
primo bando sui nuovi corsi abilitanti che dovrebbero dare avvio al
nuovo percorso di formazione dei futuri docenti. Un passaggio
atteso, quanto temuto, visto che nelle scorse settimane dal ministero
di viale Trastevere sono state ipotizzate cifre sul fabbisogno futuro
di docenti davvero esigue: poco meno di 9mila insegnanti in tutta
Italia.
Se si pensa che solo i precari superano le 200mila unità e altre
decine di migliaia sono i giovani che hanno concluso il percorso di
formazione, ma sono ancora privi dell’abilitazione (requisito
indispensabile per entrare a pieno titolo nell’insegnamento), parlare
di 9mila posti è davvero una goccia nel mare. Ma anche le trentamila
assunzioni di docenti nel nuovo anno scolastico (a cui se ne
aggiungeranno altre 37mila per il personale Ata, cioè il personale
amministrativo, tecnico e ausiliare) sembrano destinate a risolvere
solo una piccola parte del precariato. E anche con molti malumori. A
destare le maggiori preoccupazioni sono le graduatorie presso ogni
ufficio provinciale. Dovrebbero essere a esaurimento, ma i
trasferimenti da una provincia all’altra comportano modifiche e
variazioni, creando di fatto una sorta di «guerra» tra precari, che si
vedono magari sorpassati in graduatoria dai nuovi arrivati da altre
province.
Una situazione complicata, ancora di più dopo la bocciatura della Corte
Costituzionale (nell’aprile scorso) subita dalla decisione di prevedere
per il solo biennio 2009/2011 l’inserimento in coda della graduatoria
per i docenti che facevano richiesta di iscrizione in un’altra
provincia. Insomma un agosto tutt’altro che tranquillo per il corpo
docente e che lascia perplessi sulla reale possibilità di iniziare sin
dal primo giorno di lezione con tutti i posti cattedra coperti. Una
situazione che preoccupa anche le migliaia di giovani che aspirano a
iniziare la carriera docente. Molti hanno concluso il proprio percorso
di studi, ma non hanno conseguito alcuna abilitazione. Per loro
dovrebbe arrivare un percorso transitorio per permettere loro di
raggiungere almeno l’abilitazione, ma sul posto in cattedra non
esistono sicurezze.
Peggio ancora per chi è all’inizio di questo percorso. Molto dipenderà
appunto dai numeri previsti dal primo bando atteso dal ministero della
Pubblica Istruzione. Il vero rischio è che una gran parte di questa
generazione di aspiranti docenti lo resti soltanto sulla carta. Una
prospettiva preoccupante per una scuola che ha un corpo docente sempre
più anziano.
(di Enrico Lenzi da Avvenire)
redazione@aetnanet.org
|
|