Messina. Tagli nella scuola. Numeri drammatici. Scendono in campo dirigenti e sindaci
Data: Martedì, 02 agosto 2011 ore 11:06:44 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Tagliare troppo, talvolta, può provocare uno strappo. Così un gruppo di dirigenti scolastici della provincia di Messina ha voluto lanciare un segnale forte per rispondere ad una situazione divenuta insostenibile. Assieme a loro ieri, nella sala commissioni di palazzo dei Leoni, un gruppo di sindaci di quei territori maggiormente colpiti dai provvedimenti che rischiano di incidere in maniera determinante sull'attività scolastica del prossimo anno.
I numeri sono inequivocabili: 394 unità in meno di personale Ata (nel Messinese il 25% dei tagli in Sicilia), nel dettaglio 296 collaboratori scolastici, 87 assistenti amministrativi, 11 assistenti tecnici. A rendere tale questo assurdo stato di cose, secondo i "contestatori", il criterio scelto per la ripartizione dei posti: il complessivo numero di alunni iscritti.                    
 Le decisioni dipendono infatti dalle operazioni svolte dall'Ufficio scolastico regionale Sicilia, attraverso l'uso della suddivisione informatica elaborata dal sistema operativo del Miur, che tarato in maniera diversa dagli altri anni non avrebbe rilevato correttamente i dati inseriti dagli istituti con molte sedi distaccate.
Drammatici i racconti di alcuni dirigenti, come quello di Sara Inguanta, responsabile dell'Istituto commerciale di Tusa. La sua scuola copre quattro comuni, appunto Tusa, Motta d'Affermo, Castel di Lucio e Pettineo: 13 collaboratori per 16 plessi, distanti tra loro. Discorso analogo per l'Istituto di San Pier Niceto, diretto da Rosario Abbate, che raccoglie anche Gualtieri, Monforte S. Giorgio e Condrò per 14 plessi totali e soli 10 collaboratori. Rivelazioni amare alle quali fanno eco quelle pronunciate dai presidi Gianfranco Rosso ed Eliana Romano. Ciò che amplifica la ricaduta sulle scuole che sorgono in questi centri è la discrepanza tra il numero totale degli alunni e la complessità orografica del territorio, con diverse sedi distribuite tra monti e coste.
I tagli, infatti, assumono connotati gravi nelle zone che godono di una distribuzione dei plessi su un territorio pianeggiante, figuriamoci quando gli istituti si trovano in aree montane o in piccole isole. In queste circostanze, alunni prevalentemente di scuola dell'infanzia e primaria, accompagnati dai genitori, devono percorrere dai dieci ai venti chilometri di strade di montagna per raggiungere il centro più vicino.
Come detto, diversi i sindaci presenti che hanno voluto sostenere la protesta: Salvatore Campagna di Condrò, Fausto Cattafi di San Pier Niceto, Nicoletta Patti di Tusa, Giuseppe Franco di Castel di Lucio, Antonino Pulvino di Motta d'Affermo, Francesco Russo di Pettineo e Iano Antoci di Mistretta.
Tutti concordi: così viene compromessa la possibilità di garantire il minimo servizio pubblico e negato il diritto allo studio. I primi cittadini hanno contestualmente annunciato di avere richiesto incontri urgenti con l'Usr Sicilia, con l'assessorato regionale all'Istruzione e con il prefetto di Messina.
Ulteriori 100 collaboratori scolastici e 40 assistenti amministrativi: questa è invece la richiesta della Flc Cgil, rappresentata dal segretario generale, Grazia Maria Pistorino. La sindacalista rileva: «Per mesi abbiamo segnalato le anomalie riscontrate, ma solo davanti al rischio della chiusura dei plessi si può toccare con mano la crudeltà di queste operazioni aritmetiche, informatiche, astratte che riducono le persone a segni grafici». I dirigenti scolastici hanno invece ribadito quanto richiesto il 28 luglio in occasione di una riunione tenutasi al liceo Valli di Barcellona Pozzo di Gotto: le operazioni di dimensionamento della rete scolastica siciliana vengano differite di almeno un anno e gli interventi siano elaborati in tavoli tecnici aperti a chi lavora nelle scuole.
I numeri
25% il dato dei tagli nel solo Messinese, in rapporto a quelli siciliani
394 le unità in meno di personale Ata.
296 i collaboratori scolastici in meno.
87 gli assistenti amministrativi tagliati.
11 gli assistenti tecnici coinvolti.
 (da Gazzetta del Sud di Emanuele Rigano)

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