Boom di ricorsi: ''Così salveremo i precari''. Da Bari oltre 800 pratiche per l´assunzione: ''E aumenteranno''
Data: Sabato, 30 luglio 2011 ore 12:40:04 CEST
Argomento: Rassegna stampa


La "crociata" dei precari della scuola parte da Bari, passando per Trani. Sono oltre 800, infatti, i ricorsi per la stabilizzazione promossi dalla Cgil (440) e Ugl, destinati a crescere per effetto delle recenti sentenze del Tar di Trani, che in dieci giorni ha dato ragione a due insegnanti e un operatore amministrativo, immessi in ruolo a tempo indeterminato. È proprio il dispositivo di una delle sentenze che che permette ai sindacati di sfoggiare ottimismo.                            
Perché oltre a rappresentare un importante precedente, porta con sé anche una critica: "Non può dirsi che la raffica degli interventi del legislatore scolastico brillino per chiarezza e per coerenza – scrive nella motivazione il giudice La Notte Chirone – in quanto danno l´idea di qualcosa di raffazzonato, di disposizioni messe insieme alla meglio, in modo frettoloso e casuale, più per correggere errori e sviste del passato che non per dar vita a un complessivo e organico disegno normativo". Un´opinione condivisa dai sindacati che continuano a promuovere lo strumento del ricorso nonostante l´ultima finanziaria abbia introdotto il pagamento di un contributo per tutte le vertenze in materia di lavoro. Ma i giudici pugliesi possono contribuire a cambiare la storia. L´arma dei ricorsi rischia di provocare un crollo economico per il Miur: oltre alla riammissione del lavoratore, c´è anche il risarcimento del danno pari a sette mensilità dell´ultima retribuzione. "Siamo consapevoli delle nostre ragioni – spiega Claudio Menga, segretario provinciale Flc Cgil – e ogni nostro ricorso è stato vagliato attentamente". I tribunali, intanto, danno ragione ai docenti meridionali anche nella querelle sui punteggi "pompati" nelle graduatorie, come è successo a Torino dove 17 pratiche sono state depennate. Dodici però erano di docenti torinesi.     (da La Repubblica di  Fulvio Di Giuseppe)

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