Quanto faranno pagare ai precari per la nomina in ruolo. A conti fatti un’autentica tassa patrimoniale sul precariato!
Data: Sabato, 30 luglio 2011 ore 08:47:40 CEST Argomento: Rassegna stampa
Come è noto la
sessione contrattuale realizzatasi martedì 19 luglio presso l’ARAN, per
dare attuazione al piano triennale previsto dall'art. 9 del Decreto
legge 70/ 11 per la nomina del personale precario della scuola, si è
svolta senza l’ atto di indirizzo del Governo previsto dall’art.47,
comma 3, del D.Lgs. 165/2001 e i costi economici derivanti dalle nuove
nomine a tempo indeterminato, comprensivi delle ricostruzioni di
carriera, non hanno tenuto conto delle disponibilità finanziarie
presenti in bilancio a seguito dei futuri pensionamenti. Solo per il
prossimo anno scolastico si tratta di 27 mila docenti e di 7.000
ATA.
L’intesa si limita a modificare la carriera economia per tutti i
neo nominati nel prossimo triennio operando per essi la cancellazione
del secondo scalone retributivo previsto dalla tabella del CCNL del
2009.
Di conseguenza i neo nominati permangono nel livello retributivo
iniziale per un periodo di durata di nove anni equivalente alla somma
delle permanenze attuali nel primo scaglione e nel secondo scaglione.
I costi, in termini di ricostruzione di carriera derivanti della
stabilizzazione del personale sui posti disponibili e vacanti, si
potranno valutare nella prevista relazione Tecnica dell’Aran.
In attesa della suddetta Relazione Tecnica si può comunque valutare il
bilancio di questo “dare ed avere”. La tabella che presentiamo riporta
per tutte le categorie quanto dovrà pagare il singolo precario nominato
a tempo indeterminato nel corso del triennio confrontando la somma
delle retribuzioni tabellari percepite durante nove anni di permanenza
al livello iniziale con quelle che avrebbe percepito nel vecchio
ordinamento e cioè con tre anni nel primo scalone, sei nel secondo
scalone, cancellato dall’accordo e cosi via.
Per ogni qualifica il calcolo riportato nella tabella si riferisce alle
diverse ipotesi di ricostruzione di carriera a cominciare dai neo
assunti che partono da zero terminando con la ricostruzione relativa ad
8 anni. Ovviamente le ricostruzioni di carriera potrebbero in alcuni
casi riguardare anche un numero di anni superiore calcolandosi in base
la legislazione vigente (4 anni del totale del servizio preruolo più
due terzi del rimanente ai fini economici e giuridici e il rimanente
terzo valutato
più avanti nel tempo e in maniera differenziata per qualifiche. A tutti
verrà sottratto in questa ricostruzione il triennio 2010, 2011, 2012 ai
sensi del comma 23 della legge 122/10 come ribadito dal Circolare del
MEF n° 12 resa nota ai primi del mese di luglio di questo anno.
I risultati di questo conteggio sono molto significativi.
Si tratta di una perdita molto alta per chi entra in ruolo senza
precedenti servizi direttamente dalle graduatorie. Ciò si verifica in
pochi casi ma sicuramente esistenti. Per essi si va da una perdita del
collaboratore scolastico di 17.979,19 euro a quella di 31.191,29 per il
docente di scuola secondaria superiore.
Ad esempio un Direttore generale dei servizi di segreteria con 8 anni
di ricostruzione perde 24.201,90 euro, un docente di scuola media con 7
anni perde 20.058,30 e cosi via.
Se si considera una perdita media pro-capite di 10.000 euro la
complessiva rapina a spese del personale precario, nominato nel numero
presumibile di 100.000 unità, consiste nei nove anni in circa un
miliardo di euro. Ciò contro un valore delle ricostruzioni per il
passaggio al primo scalone che, per le stesse centomila unità di
nominati, vale circa 50 milioni di euro. Ciò senza contare che con i
circa 100.000 pensionati nel triennio si risparmia per ciascuno circa
il 50% della retribuzione iniziale della rispettiva qualifica.
Il Piano governativo sul precariato, con tutto il suo carattere
ricattatorio, rappresenta un’autentica tassa patrimoniale sul
precariato!
DIFFERENZE IN EURO, PER I NEO-NOMINATI, TRA LA VECCHIA E LA NUOVA
CARRIERA ECONOMICA CALCOLATE SU UNA PERMANENZA DI NOVE ANNI E IN
CORRISPONDENZA AD UNA RICOSTRUZIONE DI CARRIERA DI n ANNI, (CON n CHE
VA DA 0 a 8).
( di Osvaldo Roman, Lino Milita e Loredana Massaro da
ScuolaOggi)
redazione@aetnanet.org
|
|