Umbria: Ferrante (Pd), tutelare classi comuni montane
Data: Sabato, 30 luglio 2011 ore 07:04:40 CEST Argomento: Rassegna stampa
''Il Governo ha
peggiorato la qualita' della scuola italiana e della sua didattica in
tutto il Paese con la politica insensata dei tagli lineari. A farne le
spese maggiori sono regioni come l'Umbria e i suoi numerosi centri
montani, che a causa degli accorpamenti rischiano di vedere svuotate le
classi di tanti piccoli comuni. E' di fondamentale importanza tenere in
vita le scuole nelle aree montane, per evitare l'altrimenti inesorabile
svuotamento dei paesi, che porterebbe alla perdita di identita'
culturale del territorio umbro''. E' quanto dichiara il senatore umbro
del Pd Francesco Ferrante, che ha presentato un'interrogazione
parlamentare per chiedere l'istituzione di un tavolo nazionale che
comprenda la Conferenza Stato-Regioni, gli enti regionali e locali per
elaborare una strategia che valorizzi la scuola di montagna e che
individui le risorse necessarie per sostenere le comunita' delle zone
montane.
''Il ministro Gelmini - ha aggiunto - nel rispondere alla mia
precedente interrogazione sulle scuole dei comuni montani aveva
assicurato che non sarebbe stato soppresso nessun plesso scolastico,
mentre in realta' cio' e' avvenuto, in Umbria come nel resto del Paese.
Il rischio enorme di questa ''riforma' - ha ribadito - e' non solo
l'indebolimento della formazione delle nuove generazioni, ma anche il
fatto che si mette a repentaglio l'esistenza stessa del tessuto sociale
e economico dell'Umbria, perche' svuotare le classi dei piccoli comuni
montani, la maggioranza dei paesi umbri, significa nel medio e lungo
periodo portare ad una desertificazione dei territori e ad uno
spostamento forzato verso i centri piu' grandi''.
(ASCA)
redazione@aetnanet.org
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