Professore di Pordenone critica Gelmini e Brunetta: scatta interrogazione parlamentare.
Data: Mercoledì, 27 luglio 2011 ore 07:45:23 CEST Argomento: Rassegna stampa
Interrogazione
parlamentare sul professore Michele Trotta di Pordenone: l'onorevole
Manlio Contento ha chiesto ai ministri Gelmini e Brunetta di andare a
fondo sulle dichiarazioni rese nel dopo-esame di Stato. Il professore
aveva difeso i precari e criticato i ministri Gelmini e Brunetta, fuori
dall’orario di servizio dell’esame di Stato. «Riformare l’esame di
Stato? – era partita la battuta caustica a fine giugno dopo le due
prime prove della maturità –. Prima vanno “riformati” i ministri
Gelmini e Brunetta, perché la scuola con i precari è la parte migliore
dell'Italia: un bene pubblico». Parole di troppo, per un travet
statale, secondo l’onorevole
Contento.
«Non pare corretto che un docente che rivesta la delicata funzione di
commissario d’esame si lasci andare a simili dichiarazioni a chiaro
contenuto politico – è il testo dell’interpellanza –. Infatti, nel
rispetto delle opinioni di chiunque e del diritto di critica, il
professor Trotta parrebbe dimenticare il proprio ruolo istituzionale
che, come tale, richiede anche la dovuta dose di imparzialità».
Contento ha chiesto una verifica. «Per sapere se la notizia corrisponda
al vero e se e quali iniziative si intendano adottare, anche a livello
disciplinare, nei confronti del docente». Il “caso Trotta” va avanti
nell'Ufficio scolastico di via Concordia (pare sia suggerita la
ritrattazione, in questi casi) e fa discutere la piazza pordenonese. Si
tira in ballo la Costituzione, all’articolo 33 sulla libertà di
pensiero. I professori citano, poi, il Trattato teologico politico del
filosofo Spinoza e basta una frase per capire dove tira il vento nel
salotto pordenonese dell'istruzione. «Sarà dunque un governo
estremamente dispotico quello che nega – sosteneva il filosofo – a
ciascuno la libertà e di dire e insegnare quello che pensa». Trotta
riferirà all'Ufficio scolastico e intanto parla il sindacato Flc-Cgil,
dove il professore milita da rappresentante sindacale unitario (rsu),
nell’Isis Flora. «Quello dell’onorevole Contento è un giudizio politico
– ha replicato Adriano Zonta segretario provinciale Flc-Cgil –. Ma un
docente è un cittadino libero, che può avere la sua idea politica,
tanto più che è stata esternata fuori dall'orario di servizio. Ci sono
ministri che si permettono di insultare i lavoratori, soprattutto del
pubblico impiego e precari. Sarebbe importante che Contento
intervenisse sulla carenza cronica di risorse delle scuole a Pordenone:
chieda questo, al Parlamento». (Da MessaggeroVeneto di Chiara
Benotti)
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