Il
Conservatorio "Bellini" di Palermo condannato per comportamento
antisindacale. Il giudice del lavoro ha accolto il ricorso della FLC
CGIL di Palermo riconoscendo le ragioni del sindacato che lamentava
"inammissibili ritardi nelle contrattazioni d'istituto e la mancata
informazione prevista dal contratto nazionale". Il direttore del
Conservatorio e il presidente sono stati condannati a cessare con
effetto immediato il comportamento antisindacale e ad attivare nei
tempi previsti dal contratto collettivo nazionale di lavoro di comparto
la contrattazione decentrata. I vertici del Conservatorio sono stati
obbligati a dare inoltre alla FLC CGIL tutte le informazioni relative
alle unità di personale utilizzate nelle attività e nei progetti
retribuiti con il fondo d'istituto e con indicazione degli obiettivi
raggiunti.
"Da qualche tempo al Conservatorio Bellini di Palermo i
contratti integrativi venivano stipulati con l'accordo solo di qualche
organizzazione sindacale, ad anno accademico già concluso, a mera
ratifica delle decisioni precedentemente assunte in modo unilaterale
dalla dirigenza, con pregiudizio per i lavoratori e conseguente
mortificazione delle prerogative sindacali", spiegano Calogero Guzzetta
e Giovanna De Gregorio, rispettivamente segretario generale e
responsabile provinciale dell'alta formazione artistica e musicale
della FLC CGIL Palermo.
La FLC CGIL di Palermo, considerando inaccettabile questo
comportamento, ha fatto ricorso invocando l'articolo 28 dello Statuto
dei lavoratori, lamentando cioè il comportamento antisindacale della
dirigenza del Conservatorio di Palermo. Il 21 luglio la condanna. La
massima istituzione di formazione musicale della provincia di Palermo è
stata condannata anche al pagamento di tutte le spese processuali.
"Grazie all'impegno della FLC CGIL di Palermo finalmente al
Conservatorio verrà ripristinata la legalità e saranno contrattati
preventivamente orario e organizzazione del lavoro, criteri generali
per l'utilizzazione del Fondo di istituto, diritti sindacali,
sicurezza, la retribuzione dei docenti e degli amministrativi impegnati
nelle attività" – aggiungono Guzzetta e De Gregorio. "Si tratta per noi
– continuano i due dirigenti sindacali – di un'altra vittoria della
CGIL in difesa del contratto e della contrattazione, delle condizioni e
della qualità del lavoro e per la trasparenza nella pubblica
amministrazione".
(A cura della FLC CGIL Palermo)
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