In atto il tentativo di utilizzare per le immissioni in ruolo le Graduatorie ad Esaurimento del 2009 bocciate dalla Consulta. Appello al Presidente Napolitano.
Data: Lunedì, 25 luglio 2011 ore 15:01:23 CEST Argomento: Comunicati
Negli ultimi giorni
gira voce, sempre più insistente, che circa
la metà del contingente previsto per i docenti (15.000 circa) saranno
immessi in ruolo utilizzando le graduatorie ad esaurimento relative
all’anno scolastico 2009/2011, anziché quelle aggiornate quest’anno ai
sensi del DM n.44 del 12 maggio 2011; in sostanza utilizzando le graduatorie
ad esaurimento che sono state dichiarate incostituzionali dalla Corte
Costituzionale con sentenza n. 41 del 7 febbraio 2011.
Il principio della Costituzionalità, secondo l’Alta Corte sarebbe stato
leso nell’uguaglianza dei cittadini cui è stata impedita la libera
circolazione sull’intero territorio nazionale (art.120 c. 1 della
Costituzione Italiana). Se la notizia fosse confermata, e
purtroppo dagli ambienti ministeriali e dalle dichiarazioni della
Ministra sembra proprio di si, si tratterebbe di un vera e propria
barbaria Istituzionale con un provvedimento che aggirerebbe il disposto
della sentenza costituzionale e perciò esso stesso incostituzionale.
Sarebbe, altresì, inconcepibile che il Parlamento della Repubblica
Italiana tacesse.
Qui non si tratta più di una questione Nord-Sud o di tutelare interessi
soggettivi di precari delle diverse aree del Paese che legittimamente
aspirano alla stabilizzazione dopo anni e anni di precariato, ma del
rispetto del principio di uguaglianza messo in discussione dalle
graduatorie ad esaurimento “viziate” dagli inserimenti “di coda” e che
la Corte Costituzionale ha obbligato il Governo ad aggiornare, per
l’appunto con il DM n.44/2011, dopo che la Lega Nord, e la maggioranza,
ne avevano chiesto il congelamento.
E poi, come si giustificherebbe un provvedimento che utilizza due
diverse graduatorie per le immissioni in ruolo se non come palese e
inaccettabile clientelismo? Di fronte a questa sciagurata ipotesi si
moltiplicheranno i ricorsi dei precari producendo un contenzioso che
bloccherà il regolare inizio dell’anno scolastico.
Occorre ridare dignità alla politica, liberandola dai particolarismi
che favoriscono interessi legati ai singoli bacini elettorali che
dividono le classi sociali e il Paese.
La FLC siciliana lancia un appello al Presidente della Repubblica
affinché continui ad esercitare il ruolo di garante dei principi
Costituzionali per evitare una clamorosa illegalità e ingiustizia.
Giusto
Scozzaro
giusto49@gmail.com
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