La proposta di Lupi di dare la precedenza ai neolaureati nelle nomine è un modo per finanziare le università con le rette
Data: Lunedì, 25 luglio 2011 ore 06:47:54 CEST
Argomento: Opinioni


Sono circa 230mila gli insegnanti e gli operatori scolastici di vario genere che pur avendo superato un regolare concorso per "titoli ed esami", fanno funzionare la scuola italiana nonostante non siano assunti stabilmente, infatti per far fronte ai vuoti di organico ogni anno vengono inquadrati con contratti annuali continuamente reiterati. Si tratta dei cosiddetti "precari storici", gente con anni di servizio alle spalle. Una quota consistente di questo personale, circa 67mila persone, in lunga attesa nelle "graduatorie ad esaurimento" verrà finalmente assunta a tempo indeterminato dal prossimo settembre.
Un'inversione di tendenza di alcuni settori dell'attuale maggioranza politica, che non piace agli esponenti del Pdl espressione di "Comunione e Liberazione": il vice presidente della Camera Maurizio Lupi e l'europarlamentare Mario Mauro, hanno detto che si tratta di una "Gravissima deriva illiberale e statalista che sconfesserà in un solo colpo tutte le azioni di governo verso una maggiore libertà dei cittadini". Dare certezze a delle famiglie per loro evidentemente significa questo. Gli uomini di Comunione e Liberazione vorrebbero che le persone che da anni lavorano per lo stato siano escluse, per reclutare i giovani laureati che hanno appena concluso i TFA, i tirocini formativi attivi: percorsi universitari post laurea, che danno la possibilità di mantenere cattedre negli atenei e far incassare quattrini. Quindi per il cristianissimo Lupi la miglior cosa sarebbe escludere chi già c'è, per far posto ai clienti di questi corsi. Se la linea è quella di attingere dalle graduatorie, questi TFA perdono appetibilità nel mercato. L'esponente ciellino parla di assunzioni disposte per "diritto acquisito", come se fosse una bestemmia regolarizzare delle persone, non ricorda o non vuole ricordare che questa gente nella scuola già c'è si tratta di stabilizzarne l'assunzione. Già molti tribunali hanno condannato il Ministero per l'abuso dei contratti a termine continuamente reiterati. Spesso si tratta di madri e padri di figli che per anni hanno lavorato ed hanno superato dei regolari concorsi, adesso hanno dei nuovi nemici i politici di riferimento a CL.

Salvatore Pizzo
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