Tribunale di Sulmona condanna Ministero ad assumere insegnante di religione
Data: Sabato, 23 luglio 2011 ore 20:13:52 CEST Argomento: Giurisprudenza
23 luglio
2011, Sulmona - L'Italia non rispetta gli accordi con la Santa Sede ed
il giudice condanna il ministero dell'Istruzione ad assumere una
docente di religione. Questo il senso della decisione presa dal Giudice
del lavoro presso il Tribunale di Sulmona (L'Aquila), Ciro Marsella, al
quale una docente di religione cattolica si e' rivolta per vedersi
individuata quale destinataria di contratto di lavoro a tempo
indeterminato con il Miur.
Il reclutamento dei docenti di religione cattolica prevede una
modalita' ripartita tra un 70% riservato al ministero dell'Istruzione
che vi adempie tramite contratti di lavoro a tempo indeterminato ed un
30% riservato all'autorita' ecclesiatica con contratti annuali.
Il ministero dell'Istruzione per conservare la quota del 70% avrebbe
dovuto attingere i nominativi dalle graduatorie dell'ultimo ed unico
concorso bandito a tal fine nel 2004 e questo non solo in sede di primo
reclutamento post-concorso ma anche successivamente, per scorrimento
delle stesse graduatorie, allorche' la quota riservata al ministero
dell'Istruzione e quindi all'Italia si fosse alterata per difetto in
presenza dei numerosi pensionamenti intervenuti nel frattempo anche
considerando l'avanzata eta' media dei docenti di religione che hanno
partecipato al concorso per entrare per la prima volta nei ruoli
statali solo a partire dal 2005.
Il Miur non ha mai voluto adempiere allo scorrimento delle graduatorie
per assumere i docenti e riequilibrare la quota riservata e pertanto
per molti di questi, prima dell'innovativa sentenza, non vi era
concretamente piu' alcuna speranza di entrare nei ruoli della scuola
italiana.
La docente e' stata difesa nel singolare procedimento dall'avvocato
Nino Ruscitti del foro di Sulmona che si dichiara soddisfatto per la
decisione del Tribunale che ''oltre a rendere giustizia a tanti docenti
esclusi dai ruoli statali, risulta illuminante nell'interpretazione
della normativa di settore che, nonostante la rilevanza, si presenta
ancora generica ed incerta''.
Identico plauso e' stato espresso da Maria Rosaria Lupi, segretario
provinciale dello Snals-Confsal, che dichiara come, nella piu' generale
dimensione di tutela del personale della scuola, la sentenza rivesta
grande importanza per la categoria dei docenti di religione di cui il
sindacato si e' sempre occupato nelle varie fasi della statalizzazione.
adnkronos.com
|
|