Roma, scuole invase dal Sud. I prof: ''La Lega ora ci aiuti'' ''Nelle graduatorie primi i meridionali''. Polemica sui punteggi
Data: Sabato, 23 luglio 2011 ore 08:48:51 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Precari contro precari. Da una parte i romani, insegnanti della scuola primaria in attesa da anni di un posto fisso. Dall´altra i forestieri, praticamente tutti meridionali, che hanno chiesto il trasferimento a Roma in cerca di miglior fortuna. Nel mezzo, la graduatoria delle polemiche. I romani si sono ritrovati scavalcati in blocco da centinaia di precari del Sud, soprattutto casertani, che si sono inseriti con dei punteggi altissimi. «Forse troppo alti», sostiene maliziosamente qualcuno. E in attesa della sicura valanga di ricorsi all´ufficio scolastico provinciale, tre docenti di Roma hanno chiesto aiuto alla Lega Nord, al senatore Mario Pittoni, capogruppo del Carroccio in commissione Istruzione, «perché vogliamo vedere i titoli di tutti i candidati che ci hanno superato».             
 I fatti. Il 13 luglio a Roma è uscita la graduatoria provvisoria per la scuola primaria, l´elenco comune e quello degli insegnanti di sostegno. Quest´ultimo è praticamente raddoppiato. C´erano 836 nomi in lista nel 2010, sono diventati 1482 nella nuova, ingrassata da circa 640 trasferimenti in ingresso. A scioccare i precari romani è stato scoprire che le prime duecento posizioni erano occupate dagli esterni, la maggior parte provenienti dalla provincia di Caserta. Ma anche da Napoli, Frosinone, Salerno. Chi fino all´anno scorso era papabile per un posto di ruolo come insegnante di sostegno o per una supplenza, si è ritrovato scaraventato a metà classifica.
Sorte che è capitata anche a Valentina C., 26 anni, laurea con 110 e lode e tre master alle spalle. Dopo tre anni di supplenze, si è ritrovata in 474esima posizione, con poche speranze di lavorare il prossimo anno. E quando ha visto che tra i primi cinque della graduatoria c´era una precaria di Caserta di appena due anni più anziana, con il suo stesso profilo professionale (titoli culturali e di servizio) ma il doppio del punteggio, si è accorta che qualcosa non tornava. È lei che, insieme alle colleghe Anna M. e Valeria S., dopo alcuni giri andati a vuoto («ci siamo presentate alla Provincia, alla Regione e alla Cisl») è andata dal senatore leghista Pittoni, quello che aveva proposto un bonus di 40 punti, mai approvato, per chi non si sposta dalla provincia. Una proposta che doveva difendere - secondo l´ottica leghista - le cattedre del Nord dall´assalto dei meridionali in arrivo da regioni, come la Sicilia, dove i tagli alle cattedre sono stati pesantissimi.
Racconta Pittoni: «La questione dei superpunteggi è tutta da approfondire, perché in certe aree pare ne siano in possesso docenti giovani. I controlli sono scarsi, per non dire nulli. Gli insegnanti romani chiedono di essere agevolati nell´accesso ai fascicoli dei docenti trasferiti per verificarne i titoli e il ministero dell´Istruzione ha inoltrato una circolare in proposito. Inoltre vogliono garanzie sull´applicazione dell´articolo 9 comma 17 del decreto sviluppo (per attingere dalle liste dell´anno scolastico 2010/2011 per l´immissione in ruolo, ndr)».
L´arrivo dei precari del Sud non riguarda solo l´elenco del sostegno della scuola primaria. Ma questo settore è particolarmente appetibile perché ci sono più posti liberi rispetto alle medie o alle superiori. 21 mila docenti precari in tutto a Roma, di cui 5000 trasferimenti. Per la Cgil scuola «è una polemica strumentale. Chi ha dei dubbi sui punteggi - dicono - può fare ricorso all´ufficio scolastico, non ci sembra che su Roma ci siano particolari crisi». La sintesi più efficace arriva dal segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima: «Non so se le tre ragazze si sono presentate ai nostri uffici, ma di sicuro questa è una guerra tra poveri».   (da la Repubblica di Fabio Tonacci)

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