Il
dimensionamento scolastico secondo l’art.19 della legge finanziaria ora
D.L.98/2011 nelle scuole di secondo
grado apporterà una riduzione, anche se in
maniera inferiore rispetto alle scuole di primo grado, sia per il
numero degli
alunni già in molte scuole
superiori a mille, sia per la
dislocazione territoriale .
Nel
quadro sinottico si evince come le scuole catanesi
perderanno circa 95 presidenze e delle 237 istituzioni scolastiche attuali
nella provincia di Catania per i
prossimi anni se ne prevedono
soltanto circa 144
|
città
|
provincia
|
STATO
ATTUALE
|
riduzione
|
per
effetto della finanziaria 2011
|
CIRCOLI
DIDATTICI
|
7
|
43
|
50
|
-
50
|
/////////////////////////////
|
SCUOLE
MEDIE
|
6
|
12
|
18
|
-
18
|
///////////////////////////
|
ISTUTUTI
COMPRENSIVI
|
34
|
71
|
105
|
-
19
|
86
|
totale
|
47
|
126
|
173
|
-
87
|
//////////////////////////
|
ISTITUII
SECONDO GRADO
|
22
|
62
|
64
|
-
8
|
58
|
totale
|
|
|
237
|
-
95
|
144
primo e secondo grado
|
A
settembre l’Assessore provinciale Giovanni Campi
convocherà una conferenza di servizio per ridisegnare il nuovo assetto
delle
attuali 64 scuole superiori,
amministrate dalla Provincia regionale di Catania
Già
la Direzione
regionale ha dato comunicazione che sei
scuole,
i cui dirigenti sono in scadenza di contratto risultano
sottodimensionate e quindi il
contratto
della dirigenza non potrà essere confermato
nella stessa sede . Le sedi
indicate sono: l’ Ipsia di Via Delle Terme, di Acireale; tre
Istituti di Caltagirone: l’Istituto
d'Arte , l’istituto “Francesco Cucuzza” e l’Tti
“Euclide” ; e poi ancora: l’istituto “V. E. Orlando “di Militello Val
di Catania e l’Istituto Superiore di
Palagonia.
A questo elenco si
aggiungono come
scuole sottodimensionate della
città di Catania l’istituto Eredia con
334 alunni ed il liceo artistico “Emilio Greco” con 483 studenti e che
potrebbe aggregarsi all’Istituto d’arte, che ha 600 studenti.
Secondo le indicazioni
della recente finanziaria che
pone come numero di garanzia per l’autonomia scolastica la presenza di
mille
studenti, risulta che sono in regola quasi tutti i licei classici, scientifici e
pedagogici, gli istituti
alberghieri, tecnici e alcuni
professionali.
In alcune specifiche
realtà territoriali, non
raggiungendo la scuola il numero indicato, si prevede che si debba
operare un’aggregazione
di scuole per totalizzare i mille studenti
Ci sono,
infatti, delle istituzioni scolastiche che si trovano in
situazione di sofferenza, considerato il
costante decremento del numero di
iscrizioni, e per queste si prevede come
possibile soluzione la fusione e
l’accorpamento
con altri istituti similari o vicini:
- tecnico
industriale e tecnico commerciale di
Acireale
- istituto “Cucuzza”
e “Dalla Chiesa” di Caltagirone
- istituto “Euclide”
e istituto d’arte di Caltagirone
- i due licei
artistici di Catania
- l’istituto “Eredia“ ed il “Fermi“ Catania – per vicinanza
- istituto “Sabin ”
e l’istituto d’arte di Giarre
- il liceo di
Palagonia e di Scordia
- gli istituti di
Ramacca e di Militello
Mentre
si sollecita il tanto atteso sdoppiamento dell’istituto alberghiero di
Catania,
dislocato in cinque plessi, più uno
stabile per gli uffici di presidenza e di segreteria , si prende atto
che le autorizzazioni dei nuovi indirizzi
di
studio non sempre trovano sostegno nelle iscrizioni degli studenti, data l’esiguità dei
ragazzi di terza media della zona e
quindi si stenta a comporre le classi, con il rischio di dover
mantenere alcune situazioni precarie per
non far diminuire l’organico.
Il
numero degli alunni costituisce un dato oggettivo per il mantenimento
dell’autonomia dell’istituzione scolastico, ma occorre anche fare i
conti con
le strutture ed alcuni istituti, ancorché numerosi, non
possono essere smembrati.
Quando
vigeva la regola della didattica e della relazione educativa si
sosteneva la
tesi che i maxi istituti sono
ingovernabili e si privilegiava la
piccola ed armonica “comunità scolastica”.
Oggi,
sotto l’impero dei numeri, all’ombra nera della scure dei tagli, senza
tener
conto di nulla – né di strutture, contesto
territoriale, pendolarismo e mobilità sociale,
si segue come unica prescrizione la regola del risparmio, della riduzione della spesa pubblica, anche
con il rischio evidente di produrre
minori servizi , con poca qualità ed
incerta efficacia.
Sarà
altresì difficile dirigere scuole
differenti per indirizzi scolastici,
formazione e storia e per di più in strutture
distanti .Sembra proprio che “la logica del
risparmio non risparmia
nessuno,
Il solco
tracciato sembra quasi un fossato profondo.
Si
auspica che attraverso una gradualità di
attuazione e non con interventi “ope legis” tutto e subito, certezza di
errori e di negativo rendimento, la
scuola catanese possa riprendere il suo vero volto di scuola di
qualità,
formatrice di persone che hanno il compito di guidare lo sviluppo della
società
siciliana verso il
2080.
Giuseppe Adernò
Asasi Sicilia