Alì Babà-Tremonti e i 40… articoli della Manovra del 15 luglio. Chi ha tempo… non se lo faccia rubare.
Data: Venerdì, 22 luglio 2011 ore 08:09:00 CEST
Argomento: Redazione


Sto studiando, con qualche aiutino di esperti di vari schieramenti, le 104 pagine della GU del 16/7/11 (Madonna di lu Carminu!): “Conversione in legge, con modificazioni, del DL 6/7/11 n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”.  Mi trovo dinanzi ad un miracolo sull’iter legislativo: in 48 ore i due rami del parlamento hanno approvato la manovra di Alì Babà-Tremonti, in 40 articoli, che qualche minuto dopo il presidente della Repubblica ha firmato.  Non si è trattato di un miracolo di moltiplicazione, né di addizione o di equa divisione ma di un prodigio di sottrazione a beneficio dei soliti fessi. Non pani e pesci, ma lacrime e sangue. E non ci lasciano neppure gli occhi per piangere.
 Anche se tutti i 40 articoli-ladroni meritano approfondimento (la legge non ammette ignoranza!) per il momento punto la lente di ingrandimento sul Cap. III, artt. 16-20: “Contenimento e razionalizzazione in materia di impiego pubblico, sanità, assistenza, previdenza, organizzazione scolastica. Concorso degli enti territoriali alla stabilizzazione finanziaria”. Se la manovra del 2010 era stata dura per il mondo della scuola, quella di quest’anno è piovuta sul bagnato. A chi vuol farsi il sangue marcio consiglio la lettura dell’intera legge 78, mentre per comodità di linea editoriale offro ai miei 25 lettori un breve e significativo copia incolla. Dall’art. 16: (Contenimento delle spese in materia di impiego pubblico) “Proroga di un anno dell’efficacia delle vigenti disposizioni in materia di limitazione delle facoltà assunzionali per le amministrazioni dello Stato;… proroga fino al 31 dicembre 2014 delle vigenti disposizioni che limitano la crescita dei trattamenti economici anche accessori del personale delle pubbliche amministrazioni previste dalle disposizioni medesime;… fissazione delle modalità di calcolo relative all’erogazione dell’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017 (…) Dall’art. 19: (Razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica) I commissari straordinari dell’INVALSI e dell’ANSAS avviano urgentemente un programma straordinario di reclutamento (ndr. Per questi enti inutili i soldi si trovano sempre!): … A decorrere dall’anno scolastico 2012/2013 le dotazioni organiche del personale docente, educativo ed ATA della scuola non devono superare la consistenza delle relative dotazioni organiche dello stesso personale determinata nell’anno scolastico 2011/2012; la scuola provvede ad assicurare la necessaria azione didattica e di integrazione per i singoli alunni disabili, usufruendo tanto dei docenti di sostegno che dei docenti di classe. ( ndr. Gli alunni con DSAS,di solito, non hanno il sostegno e quindi anche per gli altri H ci penseranno i curriculari!)”.
      Da questo piccolo florilegio  si può notare il carattere miracoloso della manovra che chiamerei  “giosuètica”: “Fermati, Sole; e tu, Luna, non avanzare!”. Ormai i governanti sono manovratori del Tempo (il Kronos truculento e divoratore), aumentano il lavoro in servizio e rallentano la pensione di anzianità. Se il buon giorno si vede dal mattino, dal miracolo “temporale” dell’approvazione lampo è seguito istantaneamente l’annuncio propagandistico delle assunzioni nel settore scuola. Ma i neo assunti, con l’ipotesi di contratto firmato tra l’ARAN e i sindacati degli yesman, hanno già perso il gradone biennale degli scatti (perché abolito) e così per raggiungere il primo aumento stipendiale saranno in stand-by per 9 anni! Gli insegnanti li preferiscono divisi ricattabili e senza diritti. Hanno fermato il Sole, la Luna e le altre Stelle. Almeno la FLC CGIL ha preso un po’ di… tempo per capire meglio se firmare o no. Il computer ha la memoria come gli elefanti e mi aiuta a non dimenticare. Mi ricorda che la neo ministra MIUR (l’avv. Mariastella Gelmini da Leno (BS) abilitatasi a Reggio Calabria),  nel giugno del 2008, due mesi dopo l’insediamento in viale Trastevere 231,  dichiarava che gli stipendi dei professori dovevano essere aumentati: “I professori, percepiscono stipendi molti inferiori alla media europea 27.500 € lordi all’anno contro i 40.000 € lordi della media UE”. Per ovviare a questo problema, la  ministra si pose l’obiettivo di aumentare gli stipendi dei professori, in base alla “meritocrazia”, cosa non facile per non dire impossibile, in quanto i in Italia sono… troppi. E allora, prima si comincia a tagliare, mettere a posto i conti e dopo si vedrà. Per adesso ci sono troppe spese e non si può pretendere di fare i salti mortali con il rischio di aumentare il debito pubblico.  Nel marzo 2011, ospite di “Che tempo che fa”, intervistata da Fabio Fazio ha spiegato da dove nascono le difficoltà: “Gli insegnanti italiani sono pagati pochissimo perché sono troppi ed abbiamo più insegnanti rispetto al fabbisogno. Dobbiamo pagarli adeguatamente, ma se cresce il numero all'infinito sono proletarizzati”. Inoltre ha spiegato che non ci sono tagli alla scuola “ma tagli agli sprechi. Mi sentirei in colpa se avessi tagliato sulla qualità della scuola, non ho licenziato nessuno, ma abbiamo contenuto la pianta organica e liberato risorse che hanno permesso di non bloccare gli scatti di anzianità per gli insegnanti”.
      Gelmini è smemorata come Tremonti che “A porta a porta”, durante il governo Prodi pontificava: “Il ticket sulle prestazioni di pronto soccorso è una vergogna e una ingiustizia!”. Ora con la sua finanziaria ci sono 5 miliardi di € in meno per la sanità, come se con esistesse l’art. 2° e soprattutto il 32° della Costituzione: “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Senza essere profeta posso pensare che ci si curerà meno per motivi economici, oppure si favoriranno le strutture non statale per la prossimità dei prezzi tra servizio pubblico e professionisti privati (!). Già da parecchi anni è diminuito il consumo di carni rosse.  Nelle tante pagine della manovra perché non si fa più nulla contro l’evasione fiscale e il sommerso?     
C’è una cosa che ho imparato leggendo attentamente la 78/2011 ed è la differenza “temporale” tra il futuro anteriore rispetto al futuro semplice. Tutti i dipendenti siamo sottoposti ai due futuri, cioè quando avremo finito di pagato le tasse precedenti (ante) sappiamo già, che dovremo pagare quelle nuove. La casta politica possiede solo il futuro semplice (post) : pagherà… alla prossima legislatura!

Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com






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